sabato 4 maggio 2013

il mio nuovo blog

Benvenuti sul mio nuovo Blog.

Ho deciso di aprire un mio blog personale per aumentare il contatto con i cittadini, il blog verrà usato per le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Gavorrano e l'elezione diretta del Sindaco che si terranno il 26 e 27 Maggio. Il blog rimarrà aperto anche dopo le elezioni e sarà uno strumento permanente di interlocuzione con tutti coloro che vorranno seguirmi.







I prossimi appuntamenti elettorali



Potassa  Mercoledi 8 maggio ore 21 Centro Sociale

Casteani  Giovedi    9  maggio  ore 21 Centro Sociale

Castellaccia Venerdi 10 Maggio ore 21 Centro Sociale

Filare Lunedi 13 Maggio ore 16,30 Centro Sociale

Grilli Martedi 14 Maggio ore 21 Centro Sociale

Ravi Mercoledi 15 Maggio ore 16,30 Ristorante Passo Carraio (gc)

Mercoledi  15 aggio ore 21,00 incontro commercianti sede.

Bivio Ravi Giovedi 16 Maggio ore 21 Centro Sociale

Gavorrano Venerdi 17 Maggio ore 16,30 Bar Giardino (gc)

Forni    Sabato 18  Maggio   ore 16,30 Piazza Forni.

Giuncarico Lunedi 20 Maggio ore 21 Circolo Arci (gc)

Caldana Martedi 21 Maggio ore 21 Ex Frantoio (gc)


Ad oggi questi sono gli appuntamenti già fissati.



IL PERCHE' DELLA MIA SOLIDARIETA' ALLE LAVORATRICI DELLA MABRO DI GROSSETO

Ho seguito la trasmissione televisiva Piazzapulita su la 7, e mi hanno colpito le immagini ha riguardo della diretta da Grosseto in cui le operaie della Mabro asserragliate dietro le sbarre della loro fabbrica occupata, sotto una pioggia battente, denunciavano la loro solitudine e la loro lontananza dal dibattito politico che si stava svolgendo nello studio.
Belle, dignitose, come sanno essere belle e dignitose le donne del popolo, mi hanno ricordato le lotte che in un'altra epoca ormai lontana hanno sostenuto altre donne tra cui mia madre, in difesa del posto di lavoro.
Chiedevano un impegno per la loro azienda, chiedevano semplicemente di poter  lavorare, aggrappate alle sbarre di quei cancelli, parlavano della loro fabbrica, e le parole anche dure acquistavano la dolcezza di chi pronuncia parole d'amore e di consapevolezza, amore per il lavoro, consapevolezza del loro saper fare bene il mestiere di una vita.
Nelle loro facce bagnate dalla pioggia e dalle lacrime ho rivisto le facce di centinaia di lavoratori che in tutto il paese lottano per salvare il loro posto di lavoro e le loro aziende e mi sono commosso.
A loro, alle loro famiglie ai loro sindacati, all'Amministrazione Comunale di Grosseto, va la mia più sincera e profonda solidarietà.
In contemporanea, in studio la politica, quella politica da cui le lavoratrici si sentono ormai lontane parlava di imu......afasia completa.



Perché servono azioni di autoaiuto, capaci di unire la comunità riportando al centro i valori della solidarietà.

La grave crisi economica che sta investendo l’intero mondo occidentale, nei prossimi mesi, come sostengono tanti economisti sarà ancora più profonda, tutti dobbiamo essere coscienti che è  la crisi più profonda e dura vissuta dal nostro paese nel dopo guerra.
Si tratta di una PROFONDA CRISI DI SISTEMA, e non di una delle crisi cicliche a cui il capitalismo ci ha abituato negli ultimi sessanta anni.
E’ la crisi del LIBERISMO ESASPERATO, SENZA VINCOLI, NE REGOLE, la crisi di un modello che inaugurato dalla presidente degli Stati Uniti Ronald REGAN negli anni 80 era diventato un modello per tutto l’occidente.
Lo sviluppo e la ricchezza si sono basati su un mercato SENZA REGOLE ed oggi la crisi morde la carne viva delle varie società nelle quali ha prevalso la logica dell’arricchimento finanziario, rispetto ALLA RICCHEZZA CREATA CON SOLIDITA’ DAL LAVORO.
I CETI POPOLARI, pensionati, famiglie monoreddito, uomini e donne con contratti precari, disoccupati, esodati, malati, pagheranno duramente la crisi, che renderà ancora più negativa la loro possibilità di spendere e quindi sempre più donne ed uomini scivoleranno sotto la soglia di povertà.
Basta visitare, come ho fatto spesso le così dette mense dei poveri, gestite per lo più da ORGANIZZAZIONI DEL VOLONTARIATO CATTOLICO, COME LA CARITAS, per rendersi conto che sono ormai frequentate da cittadini che solo sino a pochi mesi fa facevano parte del ceto medio e vivevano una vita forse non agiata, ma normale dal punto di vista economico.
LA DOMANDA CHE SORGE SPONTANEA AD UNA PERSONA che come me si trova ad essere CANDIDATO ad ELEZIONI AMMINISTRATIVE, e che se i cittadini vorranno potrebbe divenire il SINDACO della nostra COMUNITA’ è immediata: COSA PUO FARE UN COMUNE PER DARE UNA MANO AI PROPRI CITTADINI IN DIFFICOLTA’ ED IN PRESENZA DI UNA CRISI COSI’ PROFONDA ?
La risposta è molto complessa, anche se viene naturale dire PUNTIAMO TUTTO SULLE POLITICHE SOCIALI.
Dobbiamo essere sinceri, lo richiede il momento difficile che stiamo attraversando, ed il momento difficile che i COMUNI stanno vivendo, con BILANCI TAGLIATI DAI GOVERNI negli ultimi quattro anni, e con sempre minore possibilità di spesa anche per LE POLITICHE SOCIALI.
Penso che l’impegno maggiore sarà quello di lavorare duramente per reperire risorse LIBERE DA VINCOLI per SVILUPPARE POLITICHE SOCIALI all’altezza dei tempi che stiamo vivendo.
Oggi sono sempre più NUMEROSI I CITTADINI CHE HANNO BISOGNO DI RISPOSTE AI PROBLEMI SOCIALI.
Penso agli ANZIANI SOLI ED AMMALATI, ai quali garantiamo un’ assistenza che non ha uguali rispetto ad altre zone della Provincia di Grosseto, penso ai contributi che vengono elargiti PER IL DIRITTO ALLO STUDIO, penso agli sforzi per far COSTRUIRE CASE POPOLARI, penso a tutta una serie di servizi che nonostante le difficoltà il COMUNE EROGA.
Non possiamo pensare AD AUMENTI DI TASSE E TARIFFE per non GRAVARE SULLE FAMIGLIE GIA’ IN DIFFICOLTA’, quindi l’unica cosa che mi sento di promettere E’ UN LAVORO SERIO, CONTINUO, perché almeno non si torni indietro rispetto AI LIVELLI RAGGIUNTI DAI SERVIZI SUL TERRITORIO, ed un impegno mirato e profondo per poter reperire fondi da destinare ALLE POLITICHE SOCIALI, per combattere le NUOVE POVERTA’ e le PRECARIETA’ sempre più presenti.
Ritengo demagogico fare promesse in una situazione di estrema CRISI GENERALE, perché ritengo che la BUONA POLITICA, e soprattutto LA BUONA POLITICA AMMINISTRATIVA si basi sul DIRE LA VERITA’ AI CITTADINI, perché acquisiscano la CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE.
CREDO CHE VIVERE LA PROPRIA CITTADINANZA IN MODO CONSAPEVOLE SIA UNA RICCHEZZA PER TUTTI E UNISCA LA COMUNITA’ AL PROPRIO COMUNE, ED INSIEME SI POSSA RAGIONARE E TROVARE RISPOSTE SERIE CHE AIUTINO TUTTI AD AFFRONTARE  E SUPERARE LA CRISI IN MANIERA COESA.




Una RIFLESSIONE sulla richiesta di UNITA' che i CITTADINI chiedono alla POLITICA

In una uggiosa giornata, mentre fuori dalla finestra la pioggia, fredda e pungente come aghi, inzuppa uomini e cose, mi trovo a riflettere sul concetto di educazione politica e di educazione alla politica, di UNITA’ della SINISTRA e del CENTROSINISTRA di DEMOCRAZIA e PARTECIPAZIONE.

La riflessione mi si è presentata spontanea dopo aver sentito parlare in televisione di INCIUCIO, di QUESTIONE MORALE e delle quotidiane beghe della politica italiana fatta oramai di SLOGAN buoni per un giorno e di SIDERALE LONTANANZA DAI REALI PROBLEMI DEI CITTADINI.

Tutto questo nasce a mio parere, da una ragione profonda, storica e politica: l’Italia è stato l’unico paese dell’Occidente in cui la democrazia non è stata edificata dalla borghesia liberale illuminata, parte della quale aveva aperto le porte al fascismo, sino ad esserne annientata senza riuscire più a risorgere, ma dai dirigenti e dall’intenso lavoro politico dei grandi partiti di massa PCI, DC, PSI, nati, cresciuti e radicati nel tessuto del nostro paese grazie alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione dal Nazifascismo.

Questo spiega tanta cose: l’avventurismo dei governi che si sono succeduti, la mancanza di senso dello Stato e dell’ Interesse nazionale, LA VOCAZIONE A DIVIDERE IL PAESE, DI DIVIDERE IL NORD DAL SUD, DI DIVIDERE LE COMUNITA’ TRA BUONI E CATTIVI, TRA NORMALI E DIVERSI, ANCHE CON TENTAZIONI ANTIDEMOCRATICHE CHE SI RIVERBERANO NELLA VOGLIA DI CAMBIARE SOSTANZIALMENTE LA CARTA COSTITUZIONALE.

La LEZIONE DELL’UNITA’, del RISPETTO PER LE ISTITUZIONI, dell’ETICA DELLA RESPONSABILITA’, l’ho appresa in anni di MILITANZA POLITICA, dall’insegnamento di grandi personaggi di formazione comunista, come GRAMSCI, TOGLIATTI, IOTTI, BERLINGUER, LONGO, PAJETTA, AMENDOLA, INGRAO, o di formazione socialista come BOBBIO, PERTINI, DE MARTINO, LOMBARDI, NENNI, o cattolici come MORO, LA PIRA, DE GASPERI, ZACCAGNINI, SCALFARO, laici come SARAGAT, UGO LA MALFA, PARRI, ma soprattutto mi è stata impartita da uomini e donne umili, che quotidianamente hanno contribuito con il loro impegno, il loro rigore morale e la loro passione, alla costruzione dell’Italia moderna e della società democratica nella quale viviamo.

Chi, come me, ha avuto come maestri di politica e di vita uomini e donne che erano cosa diversa cosa diversa dal “CETO POLITICO AUTOREFERENZIALE” che oggi domina la politica in tutti i settori ed a tutti i livelli, uomini e donne che erano capi naturali e riconosciuti di un popolo, i simboli della passione e della speranza di UNITA’ e di riscatto della gente veri e propri compagni della vita dura ed aspra che la gente conduceva, PARI tra PARI, può capire a cosa mi riferisco.

Solo chi ha militato, in un GRANDE PARTITO DI MASSA, POPOLARE, UNITO, COESO, ne ha condiviso VITTORIE e SCONFITTE, ha LOTTATO, STUDIATO, APPROFONDITO, temi in quella vera e propria SCUOLA DI POLITICA al SERVIZIO della gente, di senso dello stato, delle istituzioni, di COESIONE SOCIALE, può capire il senso di smarrimento che oggi mi coglie davanti a quella che SI AUTODEFINISCE LA CLASSE DIRIGENTE della Seconda Repubblica che quotidianamente DIVIDE IL PAESE, mette a repentaglio l’UNITA’ della nazione e dimostra scarso senso delle ISTITUZIONI e dello STATO.

La memoria in questi momenti corre a loro, al loro esempio, al LORO ESSERE UMILI ed allo stesso tempo GRANDI e ILLUMINATI MAESTRI DI VITA per una GENERAZIONE COME LA MIA, e mi perdonerà il lettore se oggi voglio ricordarli con AFFETTO e con l’ORGOGLIO di averli conosciuti e di aver con loro percorso una parte IMPORTANTE della mia vita, quella in cui MI SONO FORMATO ed ho iniziato a capire le cose del mondo, della politica, delle istituzioni.

Un ringraziamento particolare ad ARNALDO SENESI, MARIO GARBATI, IRIS TOTTI, LIDIA CAPPELLINI, LEA BONGINI, RENATO ROSSINI, EVERO GIUSTI, BONGINI ERNOTTE, LEDIO LASTRETTO, RINO CIALDINI, ed a tutti coloro che nella loro vita hanno seminato GRANI DI DEMOCRAZIA, di PARTECIPAZIONE, di UNITA’ nella DIFFERENZA, di LIBERTA’, con la consapevolezza che molti germogli sono sbocciati e che altri ancora sbocceranno indipendentemente dalle gelate della politica attuale.

QUESTI VALORI STO REINCONTRANDO NEI CONTATTI CON QUELLA CHE SENTO ESSERE “LA MIA GENTE” IN QUESTA NUOVA AVVENTURA CHE SONO PER ME LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 26 E 27 MAGGIO 2013, IN QUESTO MODO COLGO LA RICHIESTA DI UNITA’ , DI COESIONE DI RICOSTRUZIONE DI PERCORSI PARTECIPATI PER COSTRUIRE INSIEME ALLA COMUNITA’ UN NUOVO GOVERNO PER GAVORRANO.


Il piacere di incontrare la gente, quando una assemblea elettorale si trasforma in qualcosa di diverso.

Mercoledi 8 Maggio ho iniziato il mio giro elettorale nelle frazioni del nostro Comune, tenendo la prima di numerose assemblee pubbliche nelle quali incomtro i cittadini, parlo del programma e naturalmente rispondo alle domande che mi vengono poste.
Come accade da tempo nella frazione di Potassa le assemblee convocate dal sottoscritto hanno un certo successo per presenza e per qualità del dibattito.
Vorrei ringraziare in particolare l'ex consigliere comunale Stefano Roghi, che non solo era presente, ma è intervenuto a sostegno della coalizione "Centrosinistra per Borghi Sindaco Gavorrano Bene Comune" e del sottoscritto come Candidato a Sindaco.
La presenza di Stefano mi ha fatto particolarmente piacere, in quanto dopo la rinuncia alla ricandidatura per problemi strettamente personali, questioni di cui aveva parlato con il sottoscritto, in forma privata e riservata, come si addice in questi casi, qualcuno- in maniera scorretta e molto interessata- aveva fatto circolare la voce che Stefano sostenesse altri candidati, cosa che non aveva senso in quanto con Stefano il rapporto era limpido e serio, come limpido e serio è stato il suo lavoro in Consiglio Comunale, nella Coalizione, e dentro il Comitato cittadino "Gente Comune".
La non candidatura di Stefano, a cui mi lega amicizia, stima e rispetto, mi ha rattristato, perchè Stefano era uno di coloro che l'esperienza amministrativa aveva fatto crescere ed avrebbe potuto dare un contributo ancora più importante affrontando una nuova legislatura.
Comunque dopo l'intervento da lui tenuto, tutti abbiamo capito che appena Stefano avrò risolto i suoi problemi tornerà con passione all'attività politica e sensaltro sarà uno di quei cittadini che in maniera del tutto naturale sono punti di riferimento e classe dirigente della comunità.
All'assemblea, poi ho incontrato un caro amico che non vedevo da tempo che non sapevo essere in questi giorni a Gavorrano Don Francesco Capolupo, la sua presenza mi ha fatto particolarmente piacere, in quanto Don Francesco è stato uno di quei parroci che difesero, appoggiarono e sostennero il sottoscritto quando Sindaco di Gavorrano detti forma all'ordinanza sui videogiochi ed iniziai la battaglia contro la piaga del gioco d'azzardo.
Rivederlo poterlo salutare, in un momento così difficile ed importante della mia vita come questa campagna elettorale, mi ha fatto particolarmente piacere, e mi ha donato un momento di serenità.
Ecco perchè, quando la politica è anche cuore e sentimento, una assemblea elettorale può trasformarsi in qualcosa di diverso che assume un valore del tutto particolare.



Due sovversivi a Potassa
Don Francesco e Masimo Borghi



Un ragionamento ed una

“Che sia individuale, che sia di gruppo, che avvenga in strada o tra le mura domestiche, la violenza contro le donne è uno dei crimini più bestiali ai quali siamo costretti ad assistere: non è solo un reato è anche il concretizzarsi di un messaggio culturale che, purtroppo, è ancora presente nella nostra società.
Basta soffermarsi un attimo ad ascoltare i ragionamenti che a volte si colgono in gruppi di giovani e meno giovani, di ogni ceto o classe sociale, per cogliere un’idea della donna come oggetto sessuale, adatta solo al soddisfacimento dell’uomo. Un uomo, peraltro, sempre più spiazzato dai cambiamenti, sempre più inadeguato ed impreparato a sentirsi rifiutare e quindi a volte portato, più o meno inconsciamente, alla violenza per appropriarsi di ciò che per cultura considera proprio.
Credo che anche l’immagine della donna come emerge dalla pubblicità o da alcune trasmissioni televisive finisca per influire sul comportamento di una parte della nostra società nel rapporto tra i sessi.
Negli anni Settanta, soprattutto dopo i drammatici fatti del Circeo, il movimento delle donne impose un grande dibattito a livello nazionale che certamente svegliò le coscienze e fece crescere tutti noi, aiutandoci a fare chiarezza sul tema della violenza sulle donne. Per mesi discutemmo del processo agli stupratori del Circeo ed in generale sul doppio processo che si verificava ogni qual volta una donna vittima di una violenza aveva il coraggio di denunciare: da una parte il processo penale, dall’altra quello morale che immancabilmente condannava le donne, definendole come causa della violenza, in una strana inversione delle parti in cui il carnefice era innocente e la vittima colpevole.
A distanza di 40 anni sono consapevole che i problemi in questo campo permangono, sia sul piano culturale che dei comportamenti, come sono consapevole che occorra ancora un lungo e profondo lavoro per avere una netta inversione di tendenza.
C’è però un segnale nuovo che mi è sembrato di cogliere e che forse è il frutto di quel grande lavoro fatto 30 anni fa dalle donne: oggi su questo tema si stanno interrogando in maniera autonoma gli uomini, come dimostrano prese di posizione abbastanza diffuse.
Oggi la battaglia contro questo reato riguarda soprattutto gli uomini che debbono avere la forza ed il coraggio di condurla tra di loro, respingendo idee stereotipate e aiutando tutto il genere maschile ad un salto di qualità culturale profondo ed importante.
La rabbia che provo davanti agli episodi di violenza incontri non l’indignazione, ma la rabbia di altri uomini ed insieme si possa dare un contributo per debellare una bestialità degna di un medio evo che tutti a parole consideriamo lontano e passato”.
SU QUESTA AMARA REALTA’ PREGHEREI LE FORZE POLITICHE COME GIA' SUCCESSO IN PASSATO DI NON INNESCARE POLEMICHE, NON SERVONO, PERCHE’ IL PROBLEMA NON E’ QUELLO DI STRAPPARE QUALCHE VOTO IN PIU’ O IN MENO MA QUELLO DI PRENDERE COSCIENZA E DI LOTTARE PERCHE’ CAMBINO I RAPPORTI TRA UOMINI E DONNE E VI SIA CONSAPEVOLEZZA PIENA DEL RISPETTO TRA SESSI.
LA PROPOSTA CHE FACCIO NEL PROGRAMMA ELETTORALE 
E’ L’APERTURA DI UNO SPORTELLO ANTIVIOLENZA NEL COMUNE DI GAVORRANO, COME ALTRI COMUNI HANNO GIA’ FATTO, UN LUOGO PROTETTO, DOVE LE DONNE POSSANO CHIEDERE AIUTO ED ESSERE ACCOLTE ED ASCOLTATE. METTENDO INSIEME GRUPPI DI DONNE E COMUNE, SI PUO’ DARE UNA RISPOSTA VERA PER PREVENIRE E COMBATTERE QUESTO REATO BESTIALE.


Massimo Borghi Presidente del Consiglio Provinciale di Grosseto e Giovanna Stellini Presidente del Consiglio Comunale di Grosseto in una foto del 2008
incontrano gli studenti sul tema "La violenza sulle donne è un problema degli uomini"




Buona politica, buona amministrazione, ETICA della RESPONSABILITA' e MORALITA'


In questa campagna per le Elezioni Amministrative del  26 e 27 Maggio 2013 per la scelta del SINDACO molti cittadini, quantizzabili in diverse centinaia pongono con forza domande e ragionamenti SULLA QUESTIONE MORALE, E SULL’ETICA DELLA POLITICA di BERLINGUERIANA MEMORIA.
Spero e credo che questo succeda anche negli incontri degli altri candidati.
Penso che BENE facciano i CITTADINI A PORRE AL CENTRO DEI LORO INTERVENTI LA “QUESTIONE MORALE”, perché è un richiamo FORTE alla POLITICA ed a coloro che vi si impegnano SOPRATTUTTO SUL PIANO LOCALE.
La CRISI della POLITICA, la FINE dei GRANDI PARTITI POPOLARI DI MASSA, la FINE della PARTECIPAZIONE a PERCORSI CONDIVISI e DEMOCRATICI SU GRANDI SCELTE che incidono direttamente sulla QUALITA’ DELLA VITA DEI CITTADINI, ha reso in molti casi la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, CHIUSA, OTTUSA, IMPENETRABILE E NON TRASPARENTE.
Oggi fortunatamente molti cittadini RIPRENDONO il cammino della CONSAPEVOLEZZA, vogliono CAPIRE, PARTECIPARE essere PROTAGONISTI INFORMATI DELLA VITA DEI LORO COMUNI, E DELLE SCELTE CHE LI RIGUARDANO.
Secondo il mio pensiero questa voglia non E’ ANTIPOLITICA, ma nuova IMPORTANTE CONSAPEVOLEZZA DI VERA CITTADINANZA.
Questi sono i cittadini che qualunque AMMINISTRATORE PUBBLICO DOVREBBE DESIDERARE AVERE VICINO, perché sono LORO che ESSENDO PORTATORI DI INTERESSI POSITIVI, aiutano la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A RIMANERE PULITA, LIBERA, IMPARZIALE, COSTRINGONO GLI AMMINISTRATORI a perseguire l’unico scopo della loro MISSIONE, cioè “L’INTERESSE GENERALE DELLA COMUNITA”.
Dobbiamo lavorare seriamente ber battere il CONNUBIO POLITICA-AFFARI,dobbiamo impegnarci sempre più per la TRASPARENZA.
La PARTECIPAZIONE può AIUTARCI ad avere CLASSI DIRIGENTI espressione del POPOLO e non AUTOREFERENZIALI, ad avere una POLITICA LIBERA DA CONDIZIONAMENTI, AL SERVIZIO DEI CITTADINI.

Spero che questo VENTO che AVVERTO divenga un URAGANO di PARTECIPAZIONE una vera e propria RIVOLUZIONE con la quale I CITTADINI SI RIAPPROPRINO DELLA POLITICA, personalmente LAVORERO’ perché questo avvenga, e perché tutti insieme si COSTRUISCA la NUOVA PRIMAVERA DELLA PARTECIPAZIONE POPOLARE:
A proposito di questo nel primo CONSIGLIO COMUNALE UTILE APPROVEREMO IL REGOLAMENTO DEI FORUM DELLA PARTECIPAZIONE, APERTI A TUTTI COLORO CHE NE VORRANNO FARE PARTE, LA COMPOSIZIONE QUALI NON AVVERRA’ SU NOMINA DELLE SEGRETERIE DEI PARTITI, MA CON UNA DOMANDA LIBERA DEI CITTADINI INTERESSATI.




UNA IDEA PER IL GOVERNO DI GAVORRANO  LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.



Le ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL MAGGIO prossimo, si tengono in un quadro estremamente complesso e difficile, il mondo -quindi tutte le comunità compresa quella del NOSTRO COMUNE- sono attraversate da una pesantissima CRISI ECONOMICA che non solo metterà sempre più in discussione LA QUALITA’ DELLA VITA DEI CITTADINI, ma incide profondamente anche nei processi democratici di formazione del pensiero, E DI UNA IDEA DI GOVERNO UNITARIO DEI TERRITORI, che per cercare di uscire con meno danni possibili dalla crisi economica dovranno ritrovare il senso di COMUNITA’ COESA, SOLIDALE, DEMOCRATICA e PARTECIPATIVA.

Tutto questo si interseca con le POLITICHE  DEI  GOVERNI  SUCCEDUTISI SINO AD OGGI, che per SCELTA CONSAPEVOLE INTENDONO  RISANARE IL BILANCIO DELLO STATO ricorrendo al TAGLIO DELLE RISORSE DEI COMUNI e RENDENDO QUASI NON SPENDIBILI QUELLE CHE RIMANGONO AGLI ENTI LOCALI TERRITORIALI.

Ecco perché RITENGO che uno dei punti più importanti del PROGRAMMA DEL “CENTROSINISTRA PER BORGHI SINDACO GAVORRANO BENE COMUNE” sia quello sulla PARTECIPAZIONE DIRETTA E CONTINUA DEI CITTADINI AL GOVERNO DEL PROPRIO COMUNE, ANCHE DOTANDO L’ENTE, I SUOI AMMINISTRATORI, I SUOI DIPENDENTI E L’INTERA CITTADINANZA DI STRUMENTI ADEGUATI A FAVORIRE LA VERA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA.

Per la realizzazione di questo SONO CONVINTO CHE SERVA UNA GRANDE UNITA’ DI INTENTI ED UNA SINERGIA VERA TRA ELETTI, DIPENDENTI COMUNALI E CITTADINI.

Aderisco non da ora, - l’esperienza fatta nel Consiglio Provinciale di Grosseto, rafforza questa mia idea - alle idee di AGENDA 21, sui percorsi di democrazia , di partecipazione e di DECISIONE CONDIVISA CON TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI, che sono i portatori di interessi positivi e parte fondamentale del BUON GOVERNO LOCALE.

Un AMMINISTRATORE PUBBLICO per VIVERE APPIENO LA SUA ESPERIENZA DEVE CERCARE UNA “SIMBIOSI” CON IL PROPRIO TARRITORIO E LA PROPRIA COMUNITA’ ,non può, e non deve TEMERE la partecipazione e l’eventuale PENSIERO CRITICO DEI CITTADINI, perché il governo si sostanzia nel fare, ed il fare porta oggettivamente anche all’errore, UNA COMUNITA’ PENSANTE E PARTECIPATIVA, DOTATA DI PENSIERO CRITICO COSTRUTTIVO PUO AIUTARE A CORREGGERSI, PUO DARE UN CONTRIBUTO AL BUO GOVERNO.

I cittadini con la partecipazione democratica al governo del territorio, ESERCITANO IL CONTROLLO DEMOCRATICO SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIVENGONO UN DETERRENTE FORMIDABILE CONTRO LA MALA AMMINISTRAZIONE E CONTRO TUTTI QUEI FENOMENI DI DEGENERAZIONE E DI CORRUZIONE, CHE SEMPRE PIU SI IMPOSSESSANO DELLA POLITICA E DELLA COSA PUBBLICA, RIDANDO SPESSORE, TRASPARENZA E VALORE ALLA POLITICA.

La partecipazione democratica diffusa sul territorio stimola l’amministratore pubblico a fare bene e soprattutto a non perdere di vista L’INTERESSE GENERALE A CUI DEVE ISPIRARSI LA SUA OPERA DI GOVERNO.

Per inverare questi concetti ritengo opportuni alcuni strumenti adatti a favorire percorsi di partecipazione democratica e di scelte condivise e consapevoli.



FORUM DELLA PARTECIPAZIONE– Come interfaccia tra cittadini, Consiglio Comunale, Giunta, Sindaco.



BILANCIO SOCIALE- Strumento che fa crescere i dipendenti qualificandoli, dandogli un ruolo e facendoli crescere dentro il loro percorso lavorativo, mettendoli in sinergia positiva con tutte le espressioni del territorio singole od associate, con l’obbiettivo di interazione tra servizi erogati e reali ricadute nel tessuto sociale.

BILANCIO PARTECIPATO- Costruzione della parte del bilancio comunale svincolata da impegni fissi previsti per legge, con la partecipazione attiva dei cittadini, con i quali discutere dove indirizzare le poste di bilancio.

*COMMISSIONI CONSILIARI- Due già costituite, e da rivedere per renderle più snelle e funzionali, come strumento per ridare ruolo ai Consiglieri Comunali, eletti dal popolo, ma svuotati nei loro compiti dalla riforma della legge elettorale che ha introdotto l’elezione diretta del Sindaco ed ha spostato poteri forti dall’Assemblea Elettiva - il Consiglio Comunale - all’Esecutivo – la Giunta -.

INDIVIDUAZIONE DI PERCORSI DEMOCRATICI PARTECIPATI E TRASPARENTI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI PROGRAMMATICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ANCHE ATTRAVERSO LA REVISIONE DEI REGOLAMENTI E DEGLI STATUTI.
*SU PROPOSTA DEI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA I MEMBRI DELLE COMMISSIONI NO PERCEPISCONO IL GETTONE DI PRESENZA, PRENDONO UNA FERIA DAL PROPRIO LAVORO PER POTER PARTECIPARE, A DIMOSTRAZIONE CHE NEL GOVERNO LOCALE E’ POSSIBILE L’IMPEGNO DISINTERESSATO, QUESTO E’ SENZALTRO UN GESTO POLITICO DI GRANDE VALORE. 



Cosa penso del LAVORO

Il LAVORO è cosa importante e vitale per tutte le donne e gli uomini.
Per anni questo tema è scomparso dal linguaggio della politica, come se i VALORI MORALI legati al LAVORO, non esistessero più non avessero più significato, in una società dove prevaleva l’idea del denaro, della ricchezza e della bellezza come volano per l’uscita dei singoli da l’anonimato e per l’autoaffermazione personale.
Il LAVORO, ed i LAVORATORI produttori di VERA RICCHEZZA, grazie alla loro INTELLIGENZA ed anche alla loro FATICA sono stati trasformati in un inutile orpello di una società che ormai superata evocava un passato al quale nessuno sembrava più voler ricordare, confinati in un limbo e ritenuti marginali nelle dinamiche di una società tutta tesa a l’individualismo, a l'egoismo ed a l’ effimero.
La crisi che sta colpendo duramente il sistema finanziario mondiale, la conseguente crisi economica che ne consegue inevitabilmente, rilanciano in modo prepotente ed ineludibile il VALORE DEL LAVORO E DELLA SOLIDA RICCHEZZA PRODOTTA DAL LAVORO, come vero fondamento del benessere generale e del grande valore del lavoro come unico strumento per liberare uomini e donne dalla schiavitù del bisogno.
La parola lavoro deve però essere associata ad altre parole come DIRITTI, SICUREZZA,STABILITA’, perché si dia uno stop vero alle morti sul lavoro, alla precarietà di tante ragazze e ragazzi, al lavoro nero e sottopagato.
Di tutto questo parleremo in questa campagna per le Elezioni Amministrative, lo faremo con gli studenti e con tutti i cittadini che saranno coinvolti nelle varie iniziative dove ribadiremo il concetto CHE I costituenti vollero al primo posto della nostra carta fondamentale la COSTITUZIONE “ L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO”





Un pensiero sul VOLONTARIATO a cui mi sono da sempre ispirato.

IL VOLONTARIATO: LA MASSIMA ESPRESSIONE DI UNA COMUNITA’ SOLIDALE


Definire che cosa sia il Volontariato non è per nulla facile, perché ne esistono varie forme, perché non tutto il Volontariato è uguale, perché non esiste il Volontariato con la “V” maiuscola da confrontare con un presunto volontariato con la “v” minuscola.
Se partiamo dal presupposto che è la massima espressione della cultura della solidarietà e che contribuisce alla formazione dell’uomo solidale e del cittadino responsabile, una sorta di positivo interscambio all’interno della società, definire il Volontariato appare cosa semplice.
A mio modestissimo parere, e qui la penso come don Luigi Ciotti, se il Volontariato è solidarietà allora solidarietà e legalità sono il proseguimento della giustizia, e senza giustizia e affermazione dei diritti non vi è una società solidale. 
Personalmente credo nell’utopia della fine del Volontariato, perché la solidarietà deve essere la norma e non un’eccezione, la massima espressione di civiltà è rappresentata dalla società solidale, dove c’è bisogno di tutti per cambiare la realtà, e tutti vi concorrono, con un fine ambizioso e, allo stesso molto semplice, rimettere la persona al centro di tutto, ridare anima alle nostre città pretendere politiche che diano un senso alla vita.
Per capire quello che ci succede intorno dobbiamo non solo essere solidali, ma anche “analfabeti” e quindi usare quotidianamente le nostre intelligenze per conoscere i nuovi bisogni, le nuove criticità, le nuove emarginazioni, e per poi poter intervenire, questo vale per tutti anche per i volontari e per le loro associazioni in qualunque campo operino.
Il Volontariato vive una grande dimensione etica, etica intesa come ricerca dell’autenticamente umano, etica intesa come corresponsabilità degli uni verso gli altri, etica intesa come affermazione del ciò che si è rispetto al ciò che si ha.
Quando lo stupore, la sorpresa, la gioia del darsi agli altri non colpisce più, allora dobbiamo fermarci e fare una profonda riflessione, perché anche il Volontariato può divenire un mestiere, quindi, serve a mio avviso, una formazione permanente anche per i volontari che metta a disposizione gli strumenti adatti a capire i mutamenti che sono intorno a noi e che incidono anche dentro di noi.
Io laico vorrei chiudere questo mio breve intervento con le parole di Papa Paolo VI “La politica è l’espressione più alta di volontariato” per ribadire che non abbiamo bisogno che la politica si impossessi del Volontariato ma che oggi più che mai c’è bisogno della politica che dia senso alla vita che guardi all’uomo come fondamento delle leggi e lo riporti veramente al centro della società.
Un abbraccio con tutto il cuore a tutti i volontari in qualunque campo e settore operino.




Gioco d’azzardo, tre milioni di persone a rischio ludopatia. Boom tra gli adolescenti

Sono più di un milione, secondo uno studio dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, gli studenti che lo scorso anno riferiscono di aver giocato soldi e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, anche 630mila under 18 hanno scommesso almeno 1 euro. L'allarme riguarda soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione
Gli italiani non sono mai stati così stregati dal gioco d’azzardo. In tre anni, dal 2008 al 2011, la percentuale di persone tra i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato (Lotto, Supernenalotto, Gratta e vinci, scommesse sportive, poker online, etc.) è passata dal 42% al 47%: circa 19 milioni di scommettitori, di cui ben 3 a rischio ludopatia. La “febbre da gioco” cresce anche tra gli adolescenti. Sono più di un milione gli studenti che riferiscono di aver giocato soldi nel 2012 e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, anche 630mila under 18 hanno speso almeno 1 euro giocando d’azzardo. Il campanello d’allarme è stato suonato da uno studio Ipsad (Italian population survey on alcohol and other drugs) dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa.
L’indagine, condotta su un campione di 11mila persone, oltre a scattare una fotografia sul consumo di alcol e droghe, passa ai raggi X l’universo dei giochi d’azzardo. Dalla ricerca emerge con chiarezza che sebbene i giocatori sociali, vale a dire quelli senza alcun profilo di rischio, siano la maggioranza, quelli classificabili a basso rischio sono già 2 milioni (11%). E coloro che si avviano a sfiorare la dipendenza patologica sono circa 1 milione, soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione. “Un dato – spiega Sabrina Molinaro, responsabile della ricerca – che ha fatto scattare più di un campanello di allarme come dimostrato dalle azioni promosse da alcune direzioni sanitarie locali per l’assistenza di queste persone “drogate dal gioco”.
AUMENTANO LE GIOCATRICI - Tra gli scommettitori tante donne: 7,5 milioni, pari al 38% di chi ha giocato d’azzardo almeno una volta nel 2011. Erano 5,8 milioni nel 2007. Un gran bel balzo, anche se il salto vero lo fanno le donne over 45. Tra le più mature la platea delle giocatrici che hanno puntato almeno una volta si è infatti raddoppiata, passando in quattro anni dal 20% al 40%. L’identikit del giocatore problematico mostra però che sono soprattutto i maschi a finire nella “gabbia del gioco”. Il titolo di studio più frequente è la licenza elementare. Il giocatore “tipo” è disoccupato e se lavora ricopre la mansione di operaio; se invece inquadrato come lavoratore autonomo, ha un contratto precario o è un libero professionista. I luoghi più “pericolosi” sono per gli uomini sale gioco, sale bingo, ma anche in parte il circolo ricreativo, il telefonino e internet.
L’IDENTIKIT DEL GIOCATORE - Una presunta solitudine accomuna il giocatore maschio alle giocatrici: sono separati, divorziati o vedovi/e. Le giocatrici sono mediamente in possesso della licenza di scuola media inferiore; se impiegate rivestono un ruolo di dirigente e hanno un contratto a tempo indeterminato; mentre se lavoratrici autonome sono imprenditrici. Tra le donne impiegate nei trasporti e nelle comunicazioni si rilevano i maggiori rischi: 5,1%. Nel centro-Sud si gioca di più. Il primato spetta alla Campania (57%), segue la Calabria (55%) e poi Lazio, Sicilia, Puglia e Abruzzo (tutte si attestano su circa il 53%). Le regioni dove invece si gioca di meno rispetto alla media nazionale (47%) sono quelle del Nord: Emilia Romagna in primis (41%), ma anche Trentino Alto Adige (42%), Liguria e Veneto (44%). Nonostante nelle regioni meridionali il gioco d’azzardo sia più diffuso che nel resto della penisola (è il Molise a registrare la percentuale più alta di gambler: 13%), i giocatori con profilo di rischio moderato non sono concentrati solo in queste aree. Dove si gioca di meno, come ad esempio in Friuli Venezia Giulia, la quota di giocatori è assai più sostenuta (8%) in confronto alla media nazionale (5,3%).
I GIOCHI FAVORITI - Il Lotto/Superenalotto insieme al Gratta e vinci/Lotto istantaneo sono tra i giochi nazionalpopolari favoriti in assoluto, con percentuali che vanno dal 75% al 67% nelle regioni del centro-sud e che in pratica si ritrovano, anche se con valori leggermente inferiori, in quelle settentrionali. Sempre al meridione particolarmente diffuse sono anche le scommesse sportive (30% rispettivamente in Campania, Puglia e Basilicata; 24% in Calabria; 20% Sicilia) insieme ad altri giochi con le carte. Nelle regioni nord-occidentali e nord-orientali si osservano prevalenze importanti di giocatori che si dedicano al poker texano e alle macchinette da gioco elettroniche (percentuali oltre il 10% in alcuni casi), ma più diffuse sono le scommesse sportive (tra il 17% della Liguria, il 14% della Lombardia e il 10% delle altre). Gli uomini, in generale, sono maggiormente coinvolti da scommesse sportive (47%) e poker texano (45%) mentre le donne giocano di più a gratta e vinci e similari.
DOVE SI GIOCA - Il bar/tabacchi/pub è il luogo prescelto per giocare alle varie versioni di Lotto e Gratta e vinci (80%). Nel centro-sud, rispetto a quanto accade nel resto del Paese, in molti giocano a casa propria o di amici: dal 21% nelle Marche fino al 30% in Sicilia. Percentuali importanti si registrano anche tra coloro che frequentano le Sale scommesse: dal 15% in Molise al 25% in Basilicata. Anche il tradizionale casinò continua ad essere un luogo di richiamo per i giocatori (dall’11% in Piemonte/Valle d’Aosta al 21% in Friuli Venezia Giulia).
DIPENDENZE COLLATERALI - C’è poi un aspetto dell’indagine che apre uno squarcio interessante e significativo sul profilo del giocatore d’azzardo: circa il 6% di chi gioca tende a tenere nascosta l’entità del proprio coinvolgimento. Un atteggiamento, questo, in leggero aumento rispetto al 2008 (5%) per entrambi i generi e tutte le classi d’età. A differenza del giocatore moderato, il gambler consuma più alcol e, soprattutto al test di screening cage (che misura l’uso problematico di alcol), si rileva un numero maggiori di giocatori problematici (26% contro l’8%). Allo stesso modo il giocatore d’azzardo con profilo patologico incontra più spesso l’abitudine a fare “binge drinking”, ovvero l’abitudine a fare uso di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo molto breve (16,5% vs 6%). Si conferma anche il cliché della sigaretta in bocca al giocatore accanito: 47% contro il 26% dei non problematici. Anche fumare hashish o marijuana è più diffuso tra i soggetti con profilo a rischio rispetto al resto degli scommettitori più moderati.











Una idea per il governo di Gavorrano le ENERGIE RINNOVABILI


Dobbiamo aprire una nuova frontiera nello sfruttamento delle ENERGIE che la natura ci mette a disposizione ENERGIE RINNOVABILI, PULITE, INESAURIBILI, A COSTO ZERO.

Dobbiamo fare una scelta chiara imposta dal certo esaurimento delle MATERIE FOSSILI che utilizziamo per produrre energia, PETROLIO, CARBONE e GAS, dai costi sempre più insostenibili per la loro distribuzione ed il loro utilizzo – basta pensare a quello che è successo nei mesi scorsi con l’aumento del petrolio e del gas. 

Lo impone la COMPATIBILITA’ AMBIENTALE, perché l’uso delle energie tradizionali ha un forte impatto ambientale soprattutto per gli scarichi di anidride carbonica, e altre sostanze nocive nell’atmosfera. 

Basta leggere con attenzione il PROTOCOLLO di KYOTO, per capire che si deve invertire la rotta e che scelte serie, chiare e decise debbono essere fatte, OGGI e non in un futuro lontano dai contorni indefiniti. 

Lo stesso uso dell’ ENERGIA NUCLEARE, crea problemi non indifferenti, soprattutto per TRE QUESTONI PRINCIPALI: 

1) L’ URANIO è un minerale in via di ESAURIMENTO ed ha costi altissimi.

2)La costruzione di CENTRALI NUCLEARI richiede tempi molto lunghi, anche 15 anni, e costi molto elevati soprattutto per quanto concerne la sicurezza.

3) Esiste il problema delle SCORIE NUCLEARI, perchè le BARRE DI URANIO che sono il cuore produttivo di energia del REATTORE NUCLEARE si ESAURISCONO ma rimanendo radioattive e pericolosissime si devono stoccare in siti molto particolari, SITI CHE SONO FORTEMENTE AVVERSATI DALLE POPOLAZIONI INTERESSATE, basti pensare ALLA GRANDE PREOCCUPAZIONE DEI CITTADINI E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE QUANDO QUALCHE ANNO FA I GIORNALI PUBBLICARONO LA NOTIZIA CHE LA MAREMMA, LA NOSTRA TERRA, VENIVA INDICATA COME LUOGO POSSIBILE PER LO STOCCAGGIO DI SCORIE NUCLEARE.

4) Esiste il pericolo MOLTO SPESSO SOTTACIUTO per non creare ALLARME delle FUGHE RADIATTIVE dalle centrali, con impatto immediato sul territorio anche a distanze lontane, che prevedono misure di sicurezza ad alto impatto di allarme sociale come l’evacuazione di intere popolazioni e la decontaminazione dei territori in tempi lunghissimi.

QUESTE SONO ALCUNE DELLE MOTIVAZIONI PER CUI OGGI DOBBIAMO INCANALARE L’ENERGIA DEL SOLE , LA FORZA DEL VENTO, IL CALORE DELLA TERRA , per consentirne l’uso e per RILANCIARE LO SVILUPPO DEI TERRITORI DELL’ECONOMIA soprattutto in una fase di grave crisi economica.

E’ giunto il tempo di governare questi processi ricorrendo all’ETICA della RESPONSABILITA’, per cui le GENERAZIONI che detengono il POTERE ed alle quali spetta l’onere di GOVERNARE debbono lasciare alle generazioni future territori integri, vivibili, possibilmente migliori di come li hanno trovati.
I COMUNI possono fare molto in questo senso, grazie alle LEGGI dello STATO, alle NORME DELLA REGIONE TOSCANA, oggi è possibile attivare sui territori politiche di SVILUPPO DELL’USO DELLE ENERGIE RINNOVABILI.
Questo riguarda le scelte dei singoli cittadini per le loro civili abitazioni, riguarda le aziende per il loro fabbisogno energetico, riguarda gli ENTI LOCALI che possono anche autoprodurre energia pulita per i loro territori.
Il progetto “TOSCANA DISTRETTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI” della REGIONE è lo strumento che permetterà lo sviluppo sui territori delle energie rinnovabili, ad esso si deve FARE RIFERIMENTO PER IL FUTURO, SARA’ COMPITO DEI TECNICI DIRCI QUALI ENERGIE SFRUTTARE, COME, DOVE POSIZIONARE GLI EVENTUALI IMPIANTI, SARANNO I CITTADINI CON PERCORSI DI PARTECIPAZIONE E DI CONDIVISIONE DELLE SCELTE AD AIUTARCI A DECIDERE PER IL BENE COMUNE, MA ALLA BASE DI TUTTO DOVREMO AVERE LA VOLONTA’ POLITICA DI FARE SCELTE IN QUESTO SENSO CHE MOLTI DI NOI RITENGONO FONDAMENTALE PER IL FUTURO.






Un'idea originale che è diventata patrimonio anche di altri programmi elettorali, con immenso piacere del sottoscritto.

Nel Marzo dello scorso anno avanzai l'idea di aggregare tutti i ragazzi e le ragazze che sul nostro territorio e nei territori limitrofi si aggregano per fare musica, sono tantissimi, e producono musica di ottima qualità e fattura, da tempo sentivo crescere in quel mondo l'esigenza di un luogo dove poter provare, ritrovarsi, stare insieme e poter in pace fare musica, avanzai la proposta, che oggi ho notato essere stata ripresa anche nei programmi elettorali di altri Candidati, allego l'articolo del Giunco a dimostrazione del fatto che in tempi non sospetti avevo avanzato la proposta, e mi impegno a farla diventare operativa, in caso di mia elezione a Sindaco del Comune di Gavorrano, nei primi mesi di mandato, convinto che quel luogo magico che è il Teatro delle Rocce debba diventare un luogo di aggregazione e di creazione di "cultura diffusa" e non quel non luogo che è stato creato e che la comunità gavorranese continua a non sentire come proprio. 




Musica e giovani, Borghi lancia l’idea di una sala prove al Teatro delle Rocce

Il sindaco: «C’è una forte richiesta di un luogo dove poter suonare. Ritengo che il luogo deve essere, luogo pubblico, a disposizione di tutti»

• 6 MARZO 2012 • AGGIORNATO ALLE 12:05


GAVORRANO – Un magazzino potrebbe trasformarsi in sala prove per le band musicali del territorio. L’idea è di Massimo Borghi che sta pensando di realizzare in uno dei locali che sono stati ricavati sotto la tribuna del Teatro delle Rocce uno spazio tutto dedicato alla musica e ai giovani.
Come spiega il sindaco nel comune di Gavorrano da tempo si è sviluppato un movimento molto significativo anche dal punto di vista culturale legato alla musica e alla band emergenti.
«I ragazzi fanno le loro prove nei posti più disparati, garages, fondi, vecchi poderi abbandonati e spesso si levano le lamentele dei cittadini e le proteste per i suoni e per le prove musicali».  Per questo Borghi ha pensato alla soluzione di una sala prove pubblica, di proprietà comunale, che possa rispondere alle necessità dei più giovani senza creare disagi.
«C’è una forte richiesta di un luogo dove poter suonare – dice Borghi -, dove poter effettuare le prove che giustamente si rende necessario a tutti coloro che vogliono dedicarsi al canto ed alla musica. Ritengo che il luogo deve essere, luogo pubblico, a disposizione di tutti. In questi giorni sono venuto a conoscenza, che esiste un luogo di proprietà comunale, oggi usato come magazzino, che potrebbe fare al caso in questione. Si tratta di fondo posto sotto le tribune del teatro delle rocce, grande abbastanza e con piccoli aggiustamenti può essere reso immediatamente fruibile come sala prove».
Per la sua collocazione quello spazio oltre a essere ospitato in un luogo straordinario dal punto di vista della memoria e della cultura, un luogo simbolico per tutta la comunità di Gavorrano,  si trova distante dai centri abitati e questo eviterebbe anche i disagi dovuti al rumore.
«Naturalmente  - conclude Borghi – serve un’associazione culturale, in grado di gestire il luogo, di convenzionarsi con il Comune e soprattutto di trasformarlo in luogo aperto a tutti coloro che sul nostro territorio stanno producendo musica».

Con voi con il cuore ed il pensiero.

Oggi 18 Maggio a Roma è in corso un'imponente manifestazione, una parte importante dell'Italia migliore sta per sfilare in corteo rispondendo all'appello dei metalmeccanici della Fiom.
Sfileranno, come altre volte nella storia del nostro paese per le strade di Roma in un corteo pacifico, chiedendo lavoro, diritti, rispetto per tutti i lavoratori.
Con loro sfileranno giovani, studenti, disoccupati, precari,donne ed uomini dei movimenti a partire da quello per l'acqua pubblica.
Una parte dell'Italia migliore oggi chiederà di cambiare politica economica, di pensare agli ultimi, di prestare attenzione alle richieste di chi lavorando crea la ricchezza vera di un paese.
Uomini e donne sono partiti in treno, in autobus, in nave, hanno viaggiato tutta la notte per esserci per far sentire la propria voce.
Molti hanno visto le loro fabbriche chiuse, smantellate, altri sono saliti sui tralicci, sui tetti, hanno occupato i posti di lavoro, si sono rinchiusi nelle gallerie delle miniere sarde, per gridare il loro dolore inascoltato.
Nelle loro facce stanche, nei loro occhi chiari e trasparenti, nelle loro coscienze pulite,  rivedo la faccia, gli occhi, la coscienza di mio padre, quando tenendomi in collo mi portava con se alle manifestazioni degli edili, perché capissi che cosa sarebbe stata la vita.
Oggi avrei voluto essere con loro, sfilare con la loro rabbia, marciare con la loro gioia, condividere il loro dolore, purtroppo questa ennesima, maledetta campagna elettorale non lo ha consentito.
Sfileranno per dire al governo dell'inciucio, ci siamo, siamo al limite della sopravvivenza, ma resistiamo, e resisteremo un minuto più di voi, dubito che avranno delle risposte. 



CON I LAVORATORI





Due parole sulla vicenda Consorzio Etruria Caldana s.r.l. 

Tutto inizia con la crisi che colpisce il Consorzio Etruria, lo scuote sin dalle sue fondamenta, e che per come si presenta rischia di farlo scomparire dalla mappa delle aziende toscane dell'edilizia.
Per noi, per la provincia di Grosseto, il Consorzio Etruria è stata una presenza importante, nato dalla fusione di alcune cooperative di produzione e lavoro, era l'esempio di come un'azienda cooperativa fosse legata al territorio, era la storia del lavoro e dell'edilizia in maremma era un sicuro punto di riferimento per tutti coloro che guardavano al movimento cooperativo come un modello aziendale, nel quale risaltava il superamento dell' accumulo economico e la redistribuzione del guadagno sui soci lavoratori e principalmente sul lavoro e sullo sviluppo dell'azienda.
Tutto questo si è infranto, per scelte aziendali sbagliate, scelte aziendali dalle quali non è indenne la politica e le potenti lobby politico-edilizie che agiscono a livelli ben più alti dei nostri territori.
A pagare ancora una volta sono stati i lavoratori, secondo il copione classico, che vede da sempre le ricadute negative di tutte le crisi colpire chi con il proprio lavoro, con i propri sacrifici rende possibile la soliditaà delle aziende.
Nel caso del Consorzio Etruria si tratta di maestranze tecnicamente molto preparate e di una professionalità molto alta.
Sul territorio di Gavorrano avevamo un ramo del Consorzio la caldana s.r.l. una azienda di produzione di profilati in cemento armato che per fatturato era la numero uno dell'intero Comune e la cui chiusura per Gavorrano e per la sua realtà produttiva è paragonabile a quella di grandi aziende in realtà più importanti e grandi come Torino, Milano ecc.
La Caldana s.r.l. subisce la crisi del Consorzio, gli operai sono messi in cassa integrazione, sino a che l'azienda viene venduta cambia nome, diventa Isotec, si parla di investimenti riassorbimento di manodopera, addirittura nuova occupazione.
Come sindaco di Gavorrano, ho espresso la mia solidarietà ai lavoratori, e la mia preoccupazione per quello che stava accadendo, tutto questo nel silenzio assordante della politica in Provincia di Grosseto.
Con il Sindaco di Follonica Baldi e quello di Scarlino Bizzarri,  e con il Sindacato degli Edili della CGIL conquistammo un tavolo Provinciale di discussione e di monitoraggio dlla situazione.
Feci convocare -unico caso in Provincia di Grosseto- un Consiglio Comunale aperto alle maestranze del Consorzio Etruria e della Caldana s.r.l., fu approvata una mozione e mi apprestavo a seguire ancora con più attenzione l'intera vicenda ma con la decadenza non potevo più farlo da Sindaco.
La vicenda ho continuato comunque a seguirla, ed ho visto promesse disattese e la fabbrica che non ha ripreso la produzione, anzi le maestranze da una parte hanno perso la cassa integrazione e dall'altra non riscuotono lo stipendio.
il consorzio etruria per salvare la sede di Montelupo - da dove sono state prese tutte le decisioni che hanno cancellato questa realtà produttiva dal nostro territorio - aveva bisogno che ci fosse la firma del concordato, una volta ottenuta addio operai dell'Isotec, non servite più siete da rottamare, nel silenzio generale della solita complice politica locale e provinciale deputati compresi.
Se sarò rieletto sindaco farò l'unica cosa che posso fare, convocare la proprietà per capire le reali intenzioni e capire i perché della mancata attuazione di quello che era stato promesso e prospettato, con un unico interesse, i lavoratori ed il benessere del territorio e della comunità.






Provincia di Grosseto

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Stati generali delle costruzioni. Massimo Borghi, sindaco del Comune di Gavorrano: “Siamo stati tra i Comuni che hanno sollecitato un Tavolo dedicato alle problematiche del settore edilizio per individuare interventi mirati. Il mattone è letteralmente al collasso. Emblematica la situazione del Consorzio Etruria. E’ importante far ripartire le opere pubbliche. Il Comune di Gavorrano, seppur strangolato dal Patto di Stabilità, darà il proprio contributo. Abbiamo previsto una variante al piano regolatore e cerchiamo accordi con le banche per aiutare le piccole imprese locali a garantire lavoro e per dare un futuro al nostro territorio”. — con Massimo Borghi.




Delibera del Consiglio Comunale di Gavorrano contenente La Mozione di cui parlo nel pezzo precedente.


COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 26 del 09/07/2011
Adunanza ordinaria di prima convocazione - Seduta Pubblica
======================================================================
OGGETTO:
MOZIONE "CRISI CONSORZIO ETRURIA"
======================================================================
L’anno DUEMILAUNDICI e questo giorno NOVE del mese di LUGLIO alle ore 09:30 nella sala delle
adunanze della Sede Comunale, è riunito il Consiglio Comunale convocato nelle forme di legge.
Presiede l’adunanza il Sig. BORGHI MASSIMO.
BORGHI MASSIMO Sindaco Presente
GIUSTI MAURO Consigliere Presente
IACOMELLI ELISABETTA Consigliere Presente
MURZI ALESSIO Consigliere Presente
MENALE NICOLA Consigliere Presente
BARBI GABRIELE Consigliere Presente
ROGHI STEFANO Consigliere Presente
BIONDI ANDREA Consigliere Presente
MELILLO ANTONIO Consigliere Presente
MONDEI FRANCESCA Consigliere Presente
QUERCI GIULIO Consigliere Presente
DI MASSA JURIJ Consigliere Assente
TUTINI ESTER Consigliere Assente
(totale: presenti 11, assenti 2)
Scrutatori: Barbi, Melillo, Querci
Assiste il Segretario Generale Dott. RUGGIERO DOTT. ANGELO incaricato della redazione del
verbale.
IL PRESIDENTE
Constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta l’adunanza ed invita i presenti alla
trattazione dell’argomento indicato in oggetto.
IL SINDACO- PRESIDENTE
Da lettura della proposta di mozione sulla crisi del Consorzio Etruria e relaziona
diffusamente.
Si rammarica del totale silenzio della politica su questa grave crisi, definendolo un
“silenzio talmente assordante che urla”.
Il suo gruppo consiliare ha deciso invece di parlarne a gran voce attraverso la
mozione portata al consiglio comunale.
Continua evidenziando come insieme al Consorzio Etruria si rischia di perdere un
pezzo di storia della Maremma e del nostro Comune.
Nell’esprimere vicinanza e solidarietà a tutti quei lavoratori che stanno perdendo il
posto di lavoro, con prospettive di vita molto difficili, il Sindaco Presidente comunica
che l’amministrazione comunale metterà a disposizione i locali degli ex bagnetti per
effettuarvi percorsi formativi e di riqualificazione senza doversi accollare anche l’onere
di allontanarsi in altri luoghi con ulteriori costi.
L’Amministrazione Comunale di Gavorrano non lascerà cadere nell’ombra questa
vicenda impegnandosi a seguire e monitorare l’andamento della situazione.
Interviene il Consigliere Mondei
Dopo di che condividendo lo spirito della mozione a nome del proprio gruppo
consiliare, propone di integrarla e di farla propria del Consiglio Comunale.
A questo punto interviene il consigliere Giusti il quale sottolinea la drammaticità della
situazione. Evidenzia l’errore delllo stesso Consorzio Etruria e la necessità di iniziare a
rimuovere il problema individuando le responsabilità.
Certamente la crisi è stata creata dalla mancanza di interventi pubblici; è necessario
fare appello al movimento cooperativo regionale affinchè si faccia carico di questa crisi
nonché al Monte dei Paschi di Siena per trovare un aiuto per pagare gli stipendi ai
dipendenti.
Il Consorzio Etruria è cresciuto in questo Comune anche se successivamente si è
trasferito a Montelupo Fiorentino, quindi era una garanzia per il nostro territorio.
E’ necessario dare un aiuto concreto come riportato nella mozione.
Interviene il Sindaco che sottolinea nuovamente come il Consorzio faccia parte della
storia di Grosseto.
La politica è muta in queste vicende, tace perche ci sono grosse responsabilità e a
pagarne il prezzo alla fine sono i lavoratori.
A questo punto interviene il consigliere Biondi il quale sottolinea come SEL abbia
fortemente voluto questa mozione. La comunità deve unirsi e parlare di questa grave
crisi. In altri tempi dalla piazze, dalle case, ci sarebbe stato qualcosa di più. E’
necessario che il Consiglio Comunale faccia sentire la propria voce.
Biondi conlcude con un appello al PD : come SEL attraverso Baldanzi sta portando
in Consiglio Provinciale la questione della crisi, invita il consigliere Mondei a sollecitare
il suo partito a fare altrettanto.
Risponde il consigliere Mondei facendo presente che il suo partito ha già iniziato a
muoversi in tal senso in varie sedi.
A questo punto la seduta viene sospesa per cinque minuti.
Riprende la seduta con gli stessi presenti.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Con voti favorevoli ed unanimi resi nelle forme di legge dai n. 11 consiglieri presenti e votanti
DELIBERA
Di approvare la mozione di cui all’allegato A.
Allegato A alla del. consiliare n. 26/2011
MOZIONE “CRISI CONSORZIO ETRURIA”
La crisi del settore edile nell’arco di due anni ha prodotto la perdita nella
Provincia di Grosseto di ben 1700 posti di lavoro, con la chiusura di oltre 120
aziende.
Il momento di difficoltà che sta attraversando una delle realtà produttive più
importanti della nostra zona, il Consorzio regionale Etruria, non è altro che una
nuova tessera che va ad aggiungersi al quadro generale della crisi.
A questo si lega la vicenda delle aziende “CALDANA S.R.L.” e M.C.C., entrambe
situate nella zona artigianale delle Basse di Caldana, le quali rappresentano per il
territorio di Gavorrano due tra le principali aziende per occupazione, fatturato e
produzione lavoro.
La realtà del Consorzio Regionale Etruria ha garantito sul territorio provinciale
lavoro, salario e diritti a 120 famiglie di lavoratori che si troveranno ad affrontare
un anno di cassa integrazione a poco più di 750 € al mese.
Vogliamo sottolineare che la crisi di questa realtà si riversa a cascata sulle aziende
ad essa collegate attraverso l’appalto di manodopera e di materiale che mette in
discussione la sopravvivenza dell’indotto, con conseguente tracollo del tessuto
sociale del territorio.
Alla luce di questo riteniamo utile porre in campo ogni tentativo per evitare che, in
seguito ad una ristrutturazione aziendale, la sede di Follonica venga a mancare
fisicamente e geograficamente, nonché a salvaguardare in principal modo
l’occupazione degli operai della Provincia di Grosseto ;
Nell’esprimere da parte del Consiglio comunale piena solidarietà e vicinanza a
tutti i lavoratori che hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, ci
impegniamo a :
- Monitorare le aziende locali per favorire la ricollocazione delle
professionalità;
- Mettere a disposizione gratuitamente la sala conferenze sita in loc. Ex
Bagnetti in Gavorrano per percorsi formativi e di riqualificazione dei
lavoratori in cassa integrazione, in modo che non debbano spostarsi in
altre località con costi proibitivi;
- Favorire per quanto è consentito la ripresa delle commesse in modo
da poter riabilitare la capacità lavorativa non solo del Consorzio ma
anche delle altre realtà colpite dalla crisi, in particolare attivando il
ricorso all’Edilizia convenzionata ;
- Creare per Caldana s.r.l. un tavolo od un comitato atto a monitorare il
piano industriale del prossimo acquirente.
Questo consiglio comunale si sente molto vicino alle maestranze della M.C.C. che
hanno deciso di accettare una nuova sfida, quella di salvare la loro azienda ed il
loro lavoro divenendo soci dell’azienda.
Ci facciamo portavoce verso il governo nazionale affinché :
- si faccia promotore di una revisione della norma sugli appalti pubblici, che
favorendo ribassi inaccettabili, incoraggia il lavoro nero e la bassa qualità degli
interventi mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori;
- promuova l’abolizione o la modifica del Patto di Stabilità e la rimodulazione del
fondo perequativo, per liberare le risorse e consentire agli Enti locali il normale
ripristino degli investimenti nelle infrastrutture, consentendo così anche il rilancio
delle politiche abitative in tutte le sue forme e contribuendo al sostegno del
settore, andando a garantire la necessaria equità sociale.
IL CONSIGLIO CONUNALE DEL COMUNE DI GAVORRANO
SI IMPEGNA inoltre
- a sollecitare tutte le Istituzioni, i sindacati di categoria e confederali, la lega
delle cooperative, tutte le forze politiche affinché si salvi questa importante e
storica realtà produttiva e si faccia ripartire lo sviluppo della nostra zona;
- a farsi promotore nei confronti di FIDI Toscana affinché intervenga a favore del
Consorzio Etruria e di tutto l’indotto per garantire l’anticipazione della cassa
integrazione ai lavoratori ivi dipendenti.
- ad inviare la seguente mozione:
al Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano,
al Presidente del Consiglio, nella persona di Silvio Berlusconi,
al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli,
al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi,
al Presidente del Consiglio Regionale della regione Toscana Alberto Monaci,
al Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras,
al Presidente del consiglio Provinciale Martini Sergio
a tutti i Sindaci della provincia di Grosseto
COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
=============================================================================
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
SIg. Massimo Borghi Dott. Angelo Ruggiero
=============================================================================
Affissa all’ALBO PRETORIO on line il _______ Reg. n.
IL MESSO COMUNALE
_________________________
=============================================================================
C E R T I F I C A T O D I P U B B L I C A Z I O N E
Certificasi dal sottoscritto Messo Comunale che copia della presente deliberazione:
1) E’ stata affissa all’Albo Pretorio on line del Comune il giorno ________ per la prescritta pubblicazione e
vi rimarrà per quindici giorni consecutivi.
IL MESSO COMUNALE
_____________________
2) E’ stata pubblicata come previsto al precedente punto n. 1, senza opposizioni.
F
IL MESSO COMUNALE
________________________
============================================================================
C E R T I F I C A T O D I E S E C U T I V I T A ‘
Il sottoscritto Segretario Generale certifica che la suestesa deliberazione:
È stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4, T.U.E.L. 18.8.2000 n.267.
Gavorrano, lì……………………..
IL SEGRETARIO GENERALE
__________________________
è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, T.U.E.L. 18.8.2000, n. 267, per il decorso di DIECI
giorni dalla sua pubblicazione all’albo pretorio.
Gavorrano, lì ................................ IL SEGRETARIO GENERALE
__________________________

COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 26 del 09/07/2011
Adunanza ordinaria di prima convocazione - Seduta Pubblica
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OGGETTO:
MOZIONE "CRISI CONSORZIO ETRURIA"
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L’anno DUEMILAUNDICI e questo giorno NOVE del mese di LUGLIO alle ore 09:30 nella sala delle
adunanze della Sede Comunale, è riunito il Consiglio Comunale convocato nelle forme di legge.
Presiede l’adunanza il Sig. BORGHI MASSIMO.
BORGHI MASSIMO Sindaco Presente
GIUSTI MAURO Consigliere Presente
IACOMELLI ELISABETTA Consigliere Presente
MURZI ALESSIO Consigliere Presente
MENALE NICOLA Consigliere Presente
BARBI GABRIELE Consigliere Presente
ROGHI STEFANO Consigliere Presente
BIONDI ANDREA Consigliere Presente
MELILLO ANTONIO Consigliere Presente
MONDEI FRANCESCA Consigliere Presente
QUERCI GIULIO Consigliere Presente
DI MASSA JURIJ Consigliere Assente
TUTINI ESTER Consigliere Assente
(totale: presenti 11, assenti 2)
Scrutatori: Barbi, Melillo, Querci
Assiste il Segretario Generale Dott. RUGGIERO DOTT. ANGELO incaricato della redazione del
verbale.
IL PRESIDENTE
Constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta l’adunanza ed invita i presenti alla
trattazione dell’argomento indicato in oggetto.
IL SINDACO- PRESIDENTE
Da lettura della proposta di mozione sulla crisi del Consorzio Etruria e relaziona
diffusamente.
Si rammarica del totale silenzio della politica su questa grave crisi, definendolo un
“silenzio talmente assordante che urla”.
Il suo gruppo consiliare ha deciso invece di parlarne a gran voce attraverso la
mozione portata al consiglio comunale.
Continua evidenziando come insieme al Consorzio Etruria si rischia di perdere un
pezzo di storia della Maremma e del nostro Comune.
Nell’esprimere vicinanza e solidarietà a tutti quei lavoratori che stanno perdendo il
posto di lavoro, con prospettive di vita molto difficili, il Sindaco Presidente comunica
che l’amministrazione comunale metterà a disposizione i locali degli ex bagnetti per
effettuarvi percorsi formativi e di riqualificazione senza doversi accollare anche l’onere
di allontanarsi in altri luoghi con ulteriori costi.
L’Amministrazione Comunale di Gavorrano non lascerà cadere nell’ombra questa
vicenda impegnandosi a seguire e monitorare l’andamento della situazione.
Interviene il Consigliere Mondei
Dopo di che condividendo lo spirito della mozione a nome del proprio gruppo
consiliare, propone di integrarla e di farla propria del Consiglio Comunale.
A questo punto interviene il consigliere Giusti il quale sottolinea la drammaticità della
situazione. Evidenzia l’errore delllo stesso Consorzio Etruria e la necessità di iniziare a
rimuovere il problema individuando le responsabilità.
Certamente la crisi è stata creata dalla mancanza di interventi pubblici; è necessario
fare appello al movimento cooperativo regionale affinchè si faccia carico di questa crisi
nonché al Monte dei Paschi di Siena per trovare un aiuto per pagare gli stipendi ai
dipendenti.
Il Consorzio Etruria è cresciuto in questo Comune anche se successivamente si è
trasferito a Montelupo Fiorentino, quindi era una garanzia per il nostro territorio.
E’ necessario dare un aiuto concreto come riportato nella mozione.
Interviene il Sindaco che sottolinea nuovamente come il Consorzio faccia parte della
storia di Grosseto.
La politica è muta in queste vicende, tace perche ci sono grosse responsabilità e a
pagarne il prezzo alla fine sono i lavoratori.
A questo punto interviene il consigliere Biondi il quale sottolinea come SEL abbia
fortemente voluto questa mozione. La comunità deve unirsi e parlare di questa grave
crisi. In altri tempi dalla piazze, dalle case, ci sarebbe stato qualcosa di più. E’
necessario che il Consiglio Comunale faccia sentire la propria voce.
Biondi conlcude con un appello al PD : come SEL attraverso Baldanzi sta portando
in Consiglio Provinciale la questione della crisi, invita il consigliere Mondei a sollecitare
il suo partito a fare altrettanto.
Risponde il consigliere Mondei facendo presente che il suo partito ha già iniziato a
muoversi in tal senso in varie sedi.
A questo punto la seduta viene sospesa per cinque minuti.
Riprende la seduta con gli stessi presenti.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Con voti favorevoli ed unanimi resi nelle forme di legge dai n. 11 consiglieri presenti e votanti
DELIBERA
Di approvare la mozione di cui all’allegato A.
Allegato A alla del. consiliare n. 26/2011
MOZIONE “CRISI CONSORZIO ETRURIA”
La crisi del settore edile nell’arco di due anni ha prodotto la perdita nella
Provincia di Grosseto di ben 1700 posti di lavoro, con la chiusura di oltre 120
aziende.
Il momento di difficoltà che sta attraversando una delle realtà produttive più
importanti della nostra zona, il Consorzio regionale Etruria, non è altro che una
nuova tessera che va ad aggiungersi al quadro generale della crisi.
A questo si lega la vicenda delle aziende “CALDANA S.R.L.” e M.C.C., entrambe
situate nella zona artigianale delle Basse di Caldana, le quali rappresentano per il
territorio di Gavorrano due tra le principali aziende per occupazione, fatturato e
produzione lavoro.
La realtà del Consorzio Regionale Etruria ha garantito sul territorio provinciale
lavoro, salario e diritti a 120 famiglie di lavoratori che si troveranno ad affrontare
un anno di cassa integrazione a poco più di 750 € al mese.
Vogliamo sottolineare che la crisi di questa realtà si riversa a cascata sulle aziende
ad essa collegate attraverso l’appalto di manodopera e di materiale che mette in
discussione la sopravvivenza dell’indotto, con conseguente tracollo del tessuto
sociale del territorio.
Alla luce di questo riteniamo utile porre in campo ogni tentativo per evitare che, in
seguito ad una ristrutturazione aziendale, la sede di Follonica venga a mancare
fisicamente e geograficamente, nonché a salvaguardare in principal modo
l’occupazione degli operai della Provincia di Grosseto ;
Nell’esprimere da parte del Consiglio comunale piena solidarietà e vicinanza a
tutti i lavoratori che hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, ci
impegniamo a :
- Monitorare le aziende locali per favorire la ricollocazione delle
professionalità;
- Mettere a disposizione gratuitamente la sala conferenze sita in loc. Ex
Bagnetti in Gavorrano per percorsi formativi e di riqualificazione dei
lavoratori in cassa integrazione, in modo che non debbano spostarsi in
altre località con costi proibitivi;
- Favorire per quanto è consentito la ripresa delle commesse in modo
da poter riabilitare la capacità lavorativa non solo del Consorzio ma
anche delle altre realtà colpite dalla crisi, in particolare attivando il
ricorso all’Edilizia convenzionata ;
- Creare per Caldana s.r.l. un tavolo od un comitato atto a monitorare il
piano industriale del prossimo acquirente.
Questo consiglio comunale si sente molto vicino alle maestranze della M.C.C. che
hanno deciso di accettare una nuova sfida, quella di salvare la loro azienda ed il
loro lavoro divenendo soci dell’azienda.
Ci facciamo portavoce verso il governo nazionale affinché :
- si faccia promotore di una revisione della norma sugli appalti pubblici, che
favorendo ribassi inaccettabili, incoraggia il lavoro nero e la bassa qualità degli
interventi mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori;
- promuova l’abolizione o la modifica del Patto di Stabilità e la rimodulazione del
fondo perequativo, per liberare le risorse e consentire agli Enti locali il normale
ripristino degli investimenti nelle infrastrutture, consentendo così anche il rilancio
delle politiche abitative in tutte le sue forme e contribuendo al sostegno del
settore, andando a garantire la necessaria equità sociale.
IL CONSIGLIO CONUNALE DEL COMUNE DI GAVORRANO
SI IMPEGNA inoltre
- a sollecitare tutte le Istituzioni, i sindacati di categoria e confederali, la lega
delle cooperative, tutte le forze politiche affinché si salvi questa importante e
storica realtà produttiva e si faccia ripartire lo sviluppo della nostra zona;
- a farsi promotore nei confronti di FIDI Toscana affinché intervenga a favore del
Consorzio Etruria e di tutto l’indotto per garantire l’anticipazione della cassa
integrazione ai lavoratori ivi dipendenti.
- ad inviare la seguente mozione:
al Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano,
al Presidente del Consiglio, nella persona di Silvio Berlusconi,
al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli,
al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi,
al Presidente del Consiglio Regionale della regione Toscana Alberto Monaci,
al Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras,
al Presidente del consiglio Provinciale Martini Sergio
a tutti i Sindaci della provincia di Grosseto
COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
=============================================================================
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
SIg. Massimo Borghi Dott. Angelo Ruggiero
=============================================================================
Affissa all’ALBO PRETORIO on line il _______ Reg. n.
IL MESSO COMUNALE
_________________________
=============================================================================
C E R T I F I C A T O D I P U B B L I C A Z I O N E
Certificasi dal sottoscritto Messo Comunale che copia della presente deliberazione:
1) E’ stata affissa all’Albo Pretorio on line del Comune il giorno ________ per la prescritta pubblicazione e
vi rimarrà per quindici giorni consecutivi.
IL MESSO COMUNALE
_____________________
2) E’ stata pubblicata come previsto al precedente punto n. 1, senza opposizioni.
F
IL MESSO COMUNALE
________________________
============================================================================
C E R T I F I C A T O D I E S E C U T I V I T A ‘
Il sottoscritto Segretario Generale certifica che la suestesa deliberazione:
È stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4, T.U.E.L. 18.8.2000 n.267.
Gavorrano, lì……………………..
IL SEGRETARIO GENERALE
__________________________
è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, T.U.E.L. 18.8.2000, n. 267, per il decorso di DIECI
giorni dalla sua pubblicazione all’albo pretorio.
Gavorrano, lì ................................ IL SEGRETARIO GENERALE
__________________________






Aggiungo alcuni articoli di stampa per la memoria.



Consorzio Etruria, una mozione in Consiglio

• 7 LUGLIO 2011 •

Gavorrano - È stato convocata per sabato 9 luglio alle 9,30 la seduta del consiglio comunale di Gavorrano. Tra i punti inseriti all’ordine del giorno anche la mozione sulla crisi che sta attraversando il settore dell’edilizia e in particolare il Consorzio Etruria, una delle prime realtà in Toscana nel comparto delle costruzioni, che nel comune di Gavorrano garantisce occupazione e reddito a decine di famiglie.

Una mozione presentata dal gruppo consigliare di maggioranza che affronta uno dei temi già trattati dal sindaco Massimo Borghi. Nei giorni scorsi Borghi aveva espresso solidarietà ai lavoratori del settore, alcuni già in cassa integrazione da mesi, e aveva ribadito la volontà dell’amministrazione comunale di mettere in campo tutte le energie possibili per sostenere almeno a livello locale il settore edile.

Gli altri punti all’ordine del giorno riguardano la convenzione con il comune di Scarlino per i servizi di segreteria, la lottizzazione di via Bologna a Caldana e l’adozione della variante al piano di recupero di via Ariosto a Filare.



Crisi, il comune al fianco del Consorzio Etruria

Approvata all'unanimità dal Consiglio comunale la mozione per tutelare i lavoratori del Consorzio Etruria
• 14 LUGLIO 2011 •

di Annalisa Mastellone
Gavorrano - Trasformata in mozione del Consiglio comunale, è stata approvata all’unanimità la proposta partita dai banchi della maggioranza per contrastare la crisi del Consorzio Etruria. Al centro del documento alcune forme di tutela e rilancio per i lavoratori del settore edile facenti parte delle aziende riunite nel Consorzio, in particolare le gavorranesi Caldana srl e Mcc delle basse di Caldana.
“Sono molto contento – ha dichiarato il Sindaco Massimo Borghi – che l’approvazione sia stata unanime, è una cosa molto positiva. Il ramo grossetano del Consorzio Etruria è molto radicato nella storia del territorio, garantendo da anni il lavoro a 120 famiglie che si troveranno ad affrontare un anno di cassa integrazione a poco più di 750 euro al mese. Nel nostro comune ci sono due tra le principali aziende, Caldana Srl e Mcc, che per occupazione e fatturato rappresentano importanti realtà che dobbiamo aiutare a uscire da questa crisi. Siamo al fianco dei lavoratori sempre, e li sosterremo con la massima disponibilità nella loro lotta per il lavoro”.
Presenti in sala consiliare per assistere all’assise, sabato scorso, alcuni delegati di Consorzio Etruria, Caldana srl e anche della Lucchini di Piombino, altro comparto in crisi, dove lavorano tantissimi gavorranesi. Prima di essere messa al voto, la mozione è stata modificata da alcune integrazioni proposte dal capogruppo di minoranza Francesca Mondei, assenti invece Jurij Di Massa ed Ester Tutini. L’impegno dei consiglieri è quello di monitorare costantemente le ditte locali “per favorire la ricollocazione delle professionalità – recita la mozione -; mettere a disposizione gratuitamente la sala conferenze dei Bagnetti in Gavorrano per percorsi formativi e di riqualificazione dei lavoratori in cassa integrazione in modo che non debbano spostarsi in altre località con costi proibitivi; favorire per quanto ci è consentito la ripresa delle commesse in modo da poter riabilitare la capacità lavorativa non solo del Consorzio ma anche delle altre realtà colpite dalla crisi, in particolare attivando il ricorso all’edilizia convenzionata”.
Il documento prevede inoltre che il Comune di Gavorrano si faccia portavoce presso il Governo di una richiesta di revisione delle norme sugli appalti pubblici “che favorendo ribassi inaccettabili incoraggia il lavoro nero e la bassa qualità degli interventi mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori”, e proporrà l’abolizione o la modifica del patto di stabilità “per liberare le risorse e consentire agli enti locali il normale ripristino degli investimenti nelle infrastrutture”. Il Consiglio si impegna quindi “a sollecitare tutte le istituzioni, i sindacati di categoria e confederali, la lega delle cooperative, tutte le forze politiche affinché si salvi questa importante e storica realtà produttiva e si faccia ripartire lo sviluppo della nostra zona”.
Plauso all’approvazione della mozione da parte di Pd, Idv e Federazione della sinistra, rappresentati in Consiglio da Francesca Mondei, capogruppo di minoranza per “Insieme per Gavorrano”.
“La crisi del Consorzio Etruria ha conseguenze pesanti anche sul nostro territorio, dove l’azienda è insediata da anni e conta un alto numero di lavoratori – ha spiegato Mondei -. Condividiamo integralmente il contenuto della mozione e abbiamo chiesto l’inserimento nel testo dei punti approvati anche in Regione, per dare impulso ad interventi mirati di supporto all’azienda, in particolare allo scopo di tutelare i dipendenti del Consorzio e delle aziende ad esso collegate. Senza il lavoro non c’è futuro. Il Governo ha l’orecchio su quelli che ce la fanno, noi vogliamo avere l’orecchio su chi non ce la fa o rischia di non farcela: lavoro, imprese e redditi delle famiglie; temi fondamentali per coalizioni di centrosinistra come la nostra. Famiglie che si troveranno sempre più in difficoltà, grazie agli interventi previsti anche con l’ultima manovra finanziaria del Governo. Manovra che prevede tagli a servizi essenziali e conseguente aumento dei costi in settori di primaria necessità (ad esempio la sanità), senza corrispondente aumento di retribuzione o di assistenza previdenziale; e lavoratori che giorno dopo giorno vengono colpiti da quel processo di riforma promosso da questa maggioranza parlamentare che sta provocando una continua riduzione di quel garantismo collettivo, di quella tutela fondamentale, che si erano affermati a partire dal dopoguerra fino all’insediamento di questo governo”.
Tra le richieste della Mondei che hanno integrato la mozione c’è quella che il Consiglio agisca “nei confronti di Fidi Toscana affinché intervenga a favore del Consorzio Etruria e di tutto l’indotto per garantire l’anticipazione della cassa integrazione ai lavoratori dipendenti”.
“Oltre questo – ha aggiunto il capogruppo di minoranza – abbiamo richiamato nella mozione la necessità di metter mano al patto di stabilità introdotto dal governo, per la conseguente difficoltà o impossibilità degli enti locali di investire  in infrastrutture e dare impulso all’edilizia – conclude la Mondei -, elemento necessario per consentire il ripristino del circuito economico dei territori”.





GAVORRANO Operai in Consiglio

 IL PRIMO Consiglio comunale della provincia che si schiera a favore dei lavoratori del Consorzio Etruria (ma appoggia anche la lotta alla Lucchini di Piombino) è quello di Gavorrano. E ieri ha assistito alla seduta consiliare una folta delegazione dei dipendenti di Consorzio Etruria e Caldana Srl. Il sindaco MassimoBorghi ha sottolineato «il silenzio della politica: un silenzio che fa paura. Eppure il Consorzio Etruria ha garantito sul territorio provinciale lavoro, salario e diritti a 120 famiglie di lavoratori che ora si troveranno ad affrontare un anno di cassa integrazione a poco più di 750 euro al mese».Aquesto proposito, per risparmiare sui costi che graveranno sui dipendenti che saranno chiamati a sostenere i corsi di formazione professionale, il sindaco ha detto che «gli operai potranno usufruire, gratuitamente, degli ex Bagnetti senza dover salire fino a Montelupo». Prima di approvare la mozione messa ai voti in Consiglio comunale sono intervenuti Mondei, Giusti e Biondi (assenti i capigruppo Di Massa e Tutini). Ala fine il testo del documento, cui sono state apportate integrazioni, è stato approvato all’unanimità. «I consiglieri, vicini alle maestranze del Consorzio in questo momento difficile, si impegnano—è il contenuto della mozione—a sollecitare le istituzioni, i sindacati, la Lega delle Cooperative e le forze politiche affinché si salvi questa importante e storica realtà produttiva », In particolare «perché si punti a recuperare il polo di Grosseto e non solo quello di Montelupo». RP


Una giornata particolare

Oggi a Grosseto giornata dedicata alla legalità, organizzata dalla Fondazione Caponnetto per la lotta contro le Mafie, ho ricevuto l'invito della Fondazione con la quale collaboro da anni, ma impegnato nella campagna elettorale non potrò essere presente, invio alla Fondazione Caponnetto, al suo Presidente al Comune di Grosseto i miei più sinceri auguri per la riuscita della manifestazione e di tutte le iniziative della giornata, e soprattutto auspico che cresca anche tra la gente di Maremma la consapevolezza che la legalità e la lotta alla malavita organizzata è prioritaria per il vivere civile e per la libertà di tutti i cittadini.
Vorrei ricordare le figure dei giudici Falcone e Borsellino che con il loro esempio e sacrificando la loro vita hanno indicato a tutti gli italiani la strada del coraggio e della risolutezza nell'affrontare questo problema.
In questa giornata così importante per la terra di Maremma, il mio pensiero va a tutti coloro, sconosciuti e dimenticati hanno portato avanti la loro lotta, molte volte dando la vita per fermare, denunciare, combattere il potere abnorme di mafia, camorra ndrangheta.
Esprimo la mia vicinanza alle forze dell'ordine ed a tutti coloro, che impegnati in questa battaglia, vegliano sulla nostra sicurezza.
Massimo Borghi.

Allego l'invito che ho ricevuto direttamente dalla Fondazione Caponnetto e che come
al solito mi ha fatto un piacere immenso.


PROGRAMMA OPEN DAY DELLA LEGALITA’


22 maggio

ore 21,00 : Centro Giovani rappresentazione teatrale “Daniela sono io: il teatro racconta un incidente sul lavoro” a cura degli alunni del LICEO ROSMINI

23 maggio : piazza Dante

ore 10.00 : INAUGURAZIONE alla presenza della Fondazione Caponnetto, Sindaco Bonifazi e Assessore Ceccarelli

ore 10,15 : ESIBIZIONE alunni delle Scuole Secondarie di primo grado G.UNGARETTI – LEONARDO DA VINCI e del LICEO ROSMINI

Ore 10,30 – 13,00 :I GIOCHI DELLA LEGALITA’ organizzati dall’Associazione Terramare

Ore 11,00 – 13,00 : SALA PEGASO
·      presentazione “I PROGETTI SULLA LEGALITA”
·      “A LEZIONE DI LEGALITA’”  : un confronto tra i giovani e i rappresentanti di Libera, Fondazione Caponnetto , Rete degli Studenti Medi e Consulta Provinciale degli Studenti

LABORATORI CREATIVI – costruzione dei FIORI DELLA LEGALITA’

Ore 15,30 : CORTEO DELLA LEGALITA’

Ore 16,30 : arrivo in piazza Dante
·      SALUTO DELLE AUTORITA’
·      COLLEGAMENTO IN DIRETTA  CON LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE SULLA LEGALITA’  DI PALERMO  A CURA DI TV9
·      MUSICA E CANZONI
·      FLASHMOB DELLA LEGALITA’


La manifestazione del pomeriggio  è TRASMESSA IN DIRETTA da TV9
MOSTRA FOTOGRAFICA “ DONNE CHE VINCONO”  a cura dell’A.N.M.I.L



I Magistrati Falcone e Borsellino
due eroi contemporanei che hanno
indicato a tutti noi la strada
per un'Italia migliore



Iniziativa del giorno

Alle ore 17,00 sarò nella lottizzazione la Fiesolana a Bagno di Gavorrano, in un incontro con i residenti dove illustrerò quella che per me è la soluzione per risolvere i loro problemi.


Come si è affrontato il problema sino ad oggi: con due interrogazioni in Consiglio Comunale, una del Consigliere della opposizione di Destra Juri di Massa, ed una della Consigliera Mondei per l'opposizione di Centrosinistra.


Bagno di Gavorrano: Di Massa chiede spiegazioni sulla lottizzazione La Fiesolana

 26 GIUGNO 2012  
BAGNO DI GAVORRANO - «Come si sta sviluppando la lottizzazione La Fiesolana Poderaccio a Bagno di Gavorrano?» A chiederlo, in una interrogazione al sindaco del comune di Gavorrano, è Jurij Di Massa del Centrodestra Gavorranese. I propietari, in questi anni, fa sapere Di massa, «hanno riscontrato malfunzionamenti delle opere di urbanizazione quali fognature ed acquedotto e hanno lamentano il mancato completamento stradale e la assenza di spazi verdi e parcheggi pubblici (previsti dalla lottizzazione)» tutti, ricorda Di Massa, hanno manifestato la volontà alla stipula di contratti regolari per la fornitura di acqua come già fatto con Eni e Enel. Il centrodestra Gavorranese, nella sua interrogazione, chiede testualmente:

  1. Quali atti siano stati adottati dalla pubblica amministrazione al fine di rendere operativo il Piano di Lottizzazione anche – ove necessario – con risorse pubbliche.
  2. Quali atti siano stati adottati dal 17/02/2012 dalla pubblica amministrazione rispetto alle garanzie riconosciute idonee e congrue alla data di stipula della convenzione e confermate tali alla data delle proroghe autorizzate.
  3. Quali siano stati gli atti adottati fra il 16/07/2008 (data delle prescrizioni in corso d’opera) e il 07/02/2012 (data di attivazione degli uffici), periodo nel quale la amministazione – attraverso il collaudatore – era a conoscenza di alcune prescrizioni in corso d’opera.
  4. I tempi previsti affinchè si possa pervenire
  • alla riaccensione della illuminazione pubblica nella parte abitata e servita.
  • Alla attivazione della fornitura idrica dando gli allacciamenti alle singole utenze.
  • alla realizzazione dei tappeti di usura.
  • alla realizzazione del verde di quartiere ed elementare interni alla lottizzazione.
  • alla realizzazione dei parcheggi pubblici interni alla lottizzazione.


Poi un ricorso al Tar che il Comune ha vinto proprio in questi giorni.


Fiesolana, cittadini sconfitti al Tar


Avevano chiesto i danni per le opere pubbliche non finite, ma la ditta appaltatrice ha ancora tempo


      BAGNO DI GAVORRANO. Non è proprio l’esito che si aspettavano i venticinque cittadini di Bagno quando hanno presentato ricorso.
      Anzi, tutto il contrario, visto che ora toccherà loro spendere anche tremila euro di spese processuali, che hanno tanto il retrogusto di una beffa. Il Tar infatti ha dato ragione al Comune di Gavorrano sulla questione della Fiesolana, il quartiere della frazione alle prese sempre più spesso con gravi disservizi, come l’assenza di un’illuminazione adeguata e dell’acqua corrente. Disagi pesanti, su cui si sono mosse mozioni consiliari e proteste sempre più aspre. Tant’è che il tribunale, ad essere precisi, non ha dato ragione o meno all’amministrazione, bensì ha respinto il ricorso sulla base delle normative.
      Erano due i punti di forza con cui i cittadini, attraverso il loro legale, hanno basato la loro azione: il risarcimento danni, da tradurre come il completamento delle opere pubbliche, e lo sblocco della fidejussione che la ditta aveva firmato con il Comune quando è stato affidato l’appalto. Sul primo aspetto non ci sono i termini per poter accogliere il ricorso, spiega il Tar, mentre sul secondo la competenza è del giudice ordinario. Il nocciolo della questione sta nel fatto che una delle aziende presenti della convenzione di lottizzazione è fallita. È dalla crisi del privato (che ha poi portato, prima, alla liquidazione volontaria e poi all’ammissione dell’impresa al concordato preventivo) che nasce la vicenda, con i cittadini che inviano due istanze (nel 2012) al Comune, per chiedere l’intervento dell’amministrazione per completare le opere di urbanizzazione e dare il via a tutte le iniziative necessarie per la riattivazione di alcuni servizi, come l’illuminazione pubblica, interrotti a seguito della crisi della società costruttrice degli immobili. La situazione però non si smuove e così arriviamo alla richiesta danni. Ed è proprio su questa cosa che il Tar ha respinto il ricorso: il Comune non poteva intervenire in nessun modo. La convenzione di lottizzazione infatti prevede per la ditta «un termine per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria fissato in dieci anni e destinato pertanto a scadere il 31 marzo 2015». Quindi, dato che ancora non è scaduto il termine, «non è possibile per l’amministrazione comunale provvedere all’esecuzione d’ufficio di opere di urbanizzazione primaria che sono ancora di legittima competenza della lottizzante». Discorso diverso invece riguarda la fidejussione. Ma questo aspetto «esula dai limiti della giurisdizione amministrativa». Quindi anche questo passaggio non ha trovato soddisfazione al Tar per i cittadini gavorranesi.
      Alfredo Faetti
      25 aprile 2013

      Non si può, non è giusto.

      Oggi ci è dato di vivere un momento di grande difficoltà,
      la mia generazione, quelle successive non hanno mi attraversato una fase di crisi come questa. L'Italia, l'Europa sono colpiti e devastati dalla crisi economica - nata in America con l'esplosione della bolla finanziaria e poi trasferitasi nel vecchio continente - che dilania intere nazioni, che ha distrutto le economie di popoli e come una moderna peste ha rovinato le vite di milioni di donne uomini.
      Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, colpite in maniera durissima mentre  anche Francia ed Inghilterra,
       iniziano a soffrire e la stessa Germania avverte i primi scricchiolii della propria forte e stabile economia. 
      Mentre i governi stanno tentando, con politiche condivisibili o meno - ad esempio io non le condivido - di arginarla, per ora con scarso successo, nella vecchia Europa e in particolare in Italia aumentano quotidianamente le persone che perdono il lavoro, aumenta la precarietà della vita, aumenta il dolore e la disperazione di quel ceto medio che sino a qualche mese fa ha condotto una vita dignitosa ed è stato l'asse portante del benessere economico di cui tutti abbiamo in 
      qualche modo goduto.
      Oggi chiunque si candidi alle elezioni non può non tener di conto che dovrà attraversare il dolore, la rabbia, la tragedia che le comunità locali stanno vivendo, deve infondere serenità, ma non può e non deve in nessun modo far passare il messaggio deleterio e pericoloso che un Sindaco può creare posti di lavoro.
      Non si può,non è giusto, riunire disoccupati, precari esodati lavoratori di aziende in crisi e dire loro, parlando al loro dolore ed alla loro disperazione che ci sono delle possibilità a portata di mano, che basta mettersi insieme e qualche grande azienda presto molto presto farà degli investimenti e finalmente il problema sarà risolto e vi saranno posti di lavoro sicuri.
      Nessuno può permettersi, a nessun titolo di illudere persone in preda alla disperazione, e' semplicemente inumano,non ha senso, e diventa pericoloso soprattutto per l'equilibrio delle persone che vivono con fragilità la loro condizione di vita.
      Il giochino elettorale si disvela facilmente, basta una telefonata per apprendere anche dalle aziende più solide dell'area industriale del Casone, unico ed importante polmone occupazionale rimasto nell'intera Provincia di Grosseto, ultimo baluardo del lavoro, per sapere che non vi saranno investimenti nel futuro prossimo, che quelle messe meglio cercheranno di non licenziare, che anche le più produttive hanno aziende collaterali con i lavoratori in cassa integrazione, o peggio a casa senza salario in attesa di chiamata per lavori di qualche giorno.
      Se questo succedesse nel sud grideremmo tutti al voto di scambio, purtroppo questo accade nella mia e nostra civilissima Gavorrano, nel silenzio più totale.
      Di Vittorio fondatore del più grande Sindacato Italiano ancora esistenta, la CGIL amava dire " qualcosa abbiamo ottenuto abbiamo insegnato ai lavoratori a non levarsi il cappello davanti al padrone ".
      Ed in questa frase semplice era racchiuso tutto il valore del lavoro, perchè il lavoro è un diritto perchè il lavoro è dignità perchè il lavoro libera l'uomo dal ricatto e lo rende libero.
      Nessuno mai, prostrato dal dolore e dal bisogno dovrà mai togliersi il cappello davanti a me, perchè mio padre, mia madre hanno conosciuto la disoccupazione e la miseria ma mi hanno insegnato a rispettare il dolore e la dignità.
      Giuseppe Di Vittorio in un comizio
      Roma 1944