Ho deciso di aprire un mio blog personale per aumentare il contatto con i cittadini, il blog verrà usato per le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Gavorrano e l'elezione diretta del Sindaco che si terranno il 26 e 27 Maggio. Il blog rimarrà aperto anche dopo le elezioni e sarà uno strumento permanente di interlocuzione con tutti coloro che vorranno seguirmi.
I prossimi appuntamenti elettorali
Potassa Mercoledi 8 maggio ore 21 Centro Sociale
Casteani Giovedi 9
maggio ore 21 Centro Sociale
Castellaccia Venerdi 10 Maggio ore 21 Centro Sociale
Filare Lunedi 13 Maggio ore 16,30 Centro Sociale
Grilli Martedi 14 Maggio ore 21 Centro Sociale
Ravi Mercoledi 15 Maggio ore 16,30 Ristorante Passo Carraio (gc)
Mercoledi 15 aggio ore 21,00 incontro commercianti sede.
Bivio Ravi Giovedi 16 Maggio ore 21 Centro Sociale
Gavorrano Venerdi 17 Maggio ore 16,30 Bar Giardino (gc)
Forni Sabato 18 Maggio ore 16,30 Piazza Forni.
Giuncarico Lunedi 20 Maggio ore 21 Circolo Arci (gc)
Caldana Martedi 21 Maggio ore 21 Ex Frantoio (gc)
Ad oggi questi sono gli appuntamenti già fissati.
IL PERCHE' DELLA MIA SOLIDARIETA' ALLE LAVORATRICI DELLA MABRO DI GROSSETO
Ho seguito la trasmissione televisiva Piazzapulita su la 7, e mi hanno colpito le immagini ha riguardo della diretta da Grosseto in cui le operaie della Mabro asserragliate dietro le sbarre della loro fabbrica occupata, sotto una pioggia battente, denunciavano la loro solitudine e la loro lontananza dal dibattito politico che si stava svolgendo nello studio.
Belle, dignitose, come sanno essere belle e dignitose le donne del popolo, mi hanno ricordato le lotte che in un'altra epoca ormai lontana hanno sostenuto altre donne tra cui mia madre, in difesa del posto di lavoro.
Chiedevano un impegno per la loro azienda, chiedevano semplicemente di poter lavorare, aggrappate alle sbarre di quei cancelli, parlavano della loro fabbrica, e le parole anche dure acquistavano la dolcezza di chi pronuncia parole d'amore e di consapevolezza, amore per il lavoro, consapevolezza del loro saper fare bene il mestiere di una vita.
Nelle loro facce bagnate dalla pioggia e dalle lacrime ho rivisto le facce di centinaia di lavoratori che in tutto il paese lottano per salvare il loro posto di lavoro e le loro aziende e mi sono commosso.
A loro, alle loro famiglie ai loro sindacati, all'Amministrazione Comunale di Grosseto, va la mia più sincera e profonda solidarietà.
In contemporanea, in studio la politica, quella politica da cui le lavoratrici si sentono ormai lontane parlava di imu......afasia completa.
Perché servono azioni di autoaiuto, capaci di unire la
comunità riportando al centro i valori della solidarietà.
La grave crisi economica che sta investendo l’intero
mondo occidentale, nei prossimi mesi, come sostengono tanti economisti sarà
ancora più profonda, tutti dobbiamo essere coscienti che è la crisi più profonda e dura vissuta dal
nostro paese nel dopo guerra.
Si tratta di una PROFONDA CRISI DI SISTEMA, e non di
una delle crisi cicliche a cui il capitalismo ci ha abituato negli ultimi
sessanta anni.
E’ la crisi del LIBERISMO ESASPERATO, SENZA VINCOLI,
NE REGOLE, la crisi di un modello che inaugurato dalla presidente degli Stati
Uniti Ronald REGAN negli anni 80 era diventato un modello per tutto
l’occidente.
Lo sviluppo e la ricchezza si sono basati su un
mercato SENZA REGOLE ed oggi la crisi morde la carne viva delle varie società
nelle quali ha prevalso la logica dell’arricchimento finanziario, rispetto ALLA
RICCHEZZA CREATA CON SOLIDITA’ DAL LAVORO.
I CETI POPOLARI, pensionati, famiglie monoreddito,
uomini e donne con contratti precari, disoccupati, esodati, malati, pagheranno
duramente la crisi, che renderà ancora più negativa la loro possibilità di
spendere e quindi sempre più donne ed uomini scivoleranno sotto la soglia di
povertà.
Basta visitare, come ho fatto spesso le così dette
mense dei poveri, gestite per lo più da ORGANIZZAZIONI DEL VOLONTARIATO
CATTOLICO, COME LA CARITAS, per rendersi conto che sono ormai frequentate da
cittadini che solo sino a pochi mesi fa facevano parte del ceto medio e
vivevano una vita forse non agiata, ma normale dal punto di vista economico.
LA DOMANDA CHE SORGE SPONTANEA AD UNA PERSONA che come
me si trova ad essere CANDIDATO ad ELEZIONI AMMINISTRATIVE, e che se i
cittadini vorranno potrebbe divenire il SINDACO della nostra COMUNITA’ è
immediata: COSA PUO FARE UN COMUNE PER DARE UNA MANO AI PROPRI CITTADINI IN
DIFFICOLTA’ ED IN PRESENZA DI UNA CRISI COSI’ PROFONDA ?
La risposta è molto complessa, anche se viene naturale
dire PUNTIAMO TUTTO SULLE POLITICHE SOCIALI.
Dobbiamo essere sinceri, lo richiede il momento
difficile che stiamo attraversando, ed il momento difficile che i COMUNI stanno
vivendo, con BILANCI TAGLIATI DAI GOVERNI negli ultimi quattro anni, e con
sempre minore possibilità di spesa anche per LE POLITICHE SOCIALI.
Penso che l’impegno maggiore sarà quello di lavorare
duramente per reperire risorse LIBERE DA VINCOLI per SVILUPPARE POLITICHE
SOCIALI all’altezza dei tempi che stiamo vivendo.
Oggi sono sempre più NUMEROSI I CITTADINI CHE HANNO
BISOGNO DI RISPOSTE AI PROBLEMI SOCIALI.
Penso agli ANZIANI SOLI ED AMMALATI, ai quali
garantiamo un’ assistenza che non ha uguali rispetto ad altre zone della
Provincia di Grosseto, penso ai contributi che vengono elargiti PER IL DIRITTO
ALLO STUDIO, penso agli sforzi per far COSTRUIRE CASE POPOLARI, penso a tutta
una serie di servizi che nonostante le difficoltà il COMUNE EROGA.
Non possiamo pensare AD AUMENTI DI TASSE E TARIFFE per
non GRAVARE SULLE FAMIGLIE GIA’ IN DIFFICOLTA’, quindi l’unica cosa che mi
sento di promettere E’ UN LAVORO SERIO, CONTINUO, perché almeno non si torni
indietro rispetto AI LIVELLI RAGGIUNTI DAI SERVIZI SUL TERRITORIO, ed un
impegno mirato e profondo per poter reperire fondi da destinare ALLE POLITICHE
SOCIALI, per combattere le NUOVE POVERTA’ e le PRECARIETA’ sempre più presenti.
Ritengo demagogico fare promesse in una situazione di
estrema CRISI GENERALE, perché ritengo che la BUONA POLITICA, e soprattutto LA
BUONA POLITICA AMMINISTRATIVA si basi sul DIRE LA VERITA’ AI CITTADINI, perché
acquisiscano la CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE.
CREDO CHE VIVERE LA PROPRIA CITTADINANZA IN MODO
CONSAPEVOLE SIA UNA RICCHEZZA PER TUTTI E UNISCA LA COMUNITA’ AL PROPRIO
COMUNE, ED INSIEME SI POSSA RAGIONARE E TROVARE RISPOSTE SERIE CHE AIUTINO
TUTTI AD AFFRONTARE E SUPERARE LA CRISI
IN MANIERA COESA.
Una RIFLESSIONE sulla richiesta di UNITA' che i
CITTADINI chiedono alla POLITICA
In una uggiosa giornata, mentre fuori dalla finestra
la pioggia, fredda e pungente come aghi, inzuppa uomini e cose, mi trovo a
riflettere sul concetto di educazione politica e di educazione alla politica,
di UNITA’ della SINISTRA e del CENTROSINISTRA di DEMOCRAZIA e PARTECIPAZIONE.
La riflessione mi si è presentata spontanea dopo aver
sentito parlare in televisione di INCIUCIO, di QUESTIONE MORALE e delle
quotidiane beghe della politica italiana fatta oramai di SLOGAN buoni per un
giorno e di SIDERALE LONTANANZA DAI REALI PROBLEMI DEI CITTADINI.
Tutto questo nasce a mio parere, da una ragione
profonda, storica e politica: l’Italia è stato l’unico paese dell’Occidente in
cui la democrazia non è stata edificata dalla borghesia liberale illuminata,
parte della quale aveva aperto le porte al fascismo, sino ad esserne annientata
senza riuscire più a risorgere, ma dai dirigenti e dall’intenso lavoro politico
dei grandi partiti di massa PCI, DC, PSI, nati, cresciuti e radicati nel
tessuto del nostro paese grazie alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione
dal Nazifascismo.
Questo spiega tanta cose: l’avventurismo dei governi
che si sono succeduti, la mancanza di senso dello Stato e dell’ Interesse
nazionale, LA VOCAZIONE A DIVIDERE IL PAESE, DI DIVIDERE IL NORD DAL SUD, DI
DIVIDERE LE COMUNITA’ TRA BUONI E CATTIVI, TRA NORMALI E DIVERSI, ANCHE CON
TENTAZIONI ANTIDEMOCRATICHE CHE SI RIVERBERANO NELLA VOGLIA DI CAMBIARE
SOSTANZIALMENTE LA CARTA COSTITUZIONALE.
La LEZIONE DELL’UNITA’, del RISPETTO PER LE
ISTITUZIONI, dell’ETICA DELLA RESPONSABILITA’, l’ho appresa in anni di
MILITANZA POLITICA, dall’insegnamento di grandi personaggi di formazione
comunista, come GRAMSCI, TOGLIATTI, IOTTI, BERLINGUER, LONGO, PAJETTA,
AMENDOLA, INGRAO, o di formazione socialista come BOBBIO, PERTINI, DE MARTINO,
LOMBARDI, NENNI, o cattolici come MORO, LA PIRA, DE GASPERI, ZACCAGNINI,
SCALFARO, laici come SARAGAT, UGO LA MALFA, PARRI, ma soprattutto mi è stata
impartita da uomini e donne umili, che quotidianamente hanno contribuito con il
loro impegno, il loro rigore morale e la loro passione, alla costruzione
dell’Italia moderna e della società democratica nella quale viviamo.
Chi, come me, ha avuto come maestri di politica e di
vita uomini e donne che erano cosa diversa cosa diversa dal “CETO POLITICO
AUTOREFERENZIALE” che oggi domina la politica in tutti i settori ed a tutti i
livelli, uomini e donne che erano capi naturali e riconosciuti di un popolo, i
simboli della passione e della speranza di UNITA’ e di riscatto della gente
veri e propri compagni della vita dura ed aspra che la gente conduceva, PARI
tra PARI, può capire a cosa mi riferisco.
Solo chi ha militato, in un GRANDE PARTITO DI MASSA,
POPOLARE, UNITO, COESO, ne ha condiviso VITTORIE e SCONFITTE, ha LOTTATO,
STUDIATO, APPROFONDITO, temi in quella vera e propria SCUOLA DI POLITICA al
SERVIZIO della gente, di senso dello stato, delle istituzioni, di COESIONE
SOCIALE, può capire il senso di smarrimento che oggi mi coglie davanti a quella
che SI AUTODEFINISCE LA CLASSE DIRIGENTE della Seconda Repubblica che
quotidianamente DIVIDE IL PAESE, mette a repentaglio l’UNITA’ della nazione e
dimostra scarso senso delle ISTITUZIONI e dello STATO.
La memoria in questi momenti corre a loro, al loro
esempio, al LORO ESSERE UMILI ed allo stesso tempo GRANDI e ILLUMINATI MAESTRI
DI VITA per una GENERAZIONE COME LA MIA, e mi perdonerà il lettore se oggi
voglio ricordarli con AFFETTO e con l’ORGOGLIO di averli conosciuti e di aver
con loro percorso una parte IMPORTANTE della mia vita, quella in cui MI SONO
FORMATO ed ho iniziato a capire le cose del mondo, della politica, delle
istituzioni.
Un ringraziamento particolare ad ARNALDO SENESI, MARIO
GARBATI, IRIS TOTTI, LIDIA CAPPELLINI, LEA BONGINI, RENATO ROSSINI, EVERO
GIUSTI, BONGINI ERNOTTE, LEDIO LASTRETTO, RINO CIALDINI, ed a tutti coloro che
nella loro vita hanno seminato GRANI DI DEMOCRAZIA, di PARTECIPAZIONE, di
UNITA’ nella DIFFERENZA, di LIBERTA’, con la consapevolezza che molti germogli
sono sbocciati e che altri ancora sbocceranno indipendentemente dalle gelate
della politica attuale.
QUESTI VALORI STO REINCONTRANDO NEI CONTATTI CON
QUELLA CHE SENTO ESSERE “LA MIA GENTE” IN QUESTA NUOVA AVVENTURA CHE SONO PER
ME LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 26 E 27 MAGGIO 2013, IN QUESTO MODO COLGO LA
RICHIESTA DI UNITA’ , DI COESIONE DI RICOSTRUZIONE DI PERCORSI PARTECIPATI PER
COSTRUIRE INSIEME ALLA COMUNITA’ UN NUOVO GOVERNO PER GAVORRANO.
Il piacere di incontrare la gente, quando una assemblea elettorale si trasforma in qualcosa di diverso.
Mercoledi 8 Maggio ho iniziato il mio giro elettorale nelle frazioni del nostro Comune, tenendo la prima di numerose assemblee pubbliche nelle quali incomtro i cittadini, parlo del programma e naturalmente rispondo alle domande che mi vengono poste.
Come accade da tempo nella frazione di Potassa le assemblee convocate dal sottoscritto hanno un certo successo per presenza e per qualità del dibattito.
Vorrei ringraziare in particolare l'ex consigliere comunale Stefano Roghi, che non solo era presente, ma è intervenuto a sostegno della coalizione "Centrosinistra per Borghi Sindaco Gavorrano Bene Comune" e del sottoscritto come Candidato a Sindaco.
La presenza di Stefano mi ha fatto particolarmente piacere, in quanto dopo la rinuncia alla ricandidatura per problemi strettamente personali, questioni di cui aveva parlato con il sottoscritto, in forma privata e riservata, come si addice in questi casi, qualcuno- in maniera scorretta e molto interessata- aveva fatto circolare la voce che Stefano sostenesse altri candidati, cosa che non aveva senso in quanto con Stefano il rapporto era limpido e serio, come limpido e serio è stato il suo lavoro in Consiglio Comunale, nella Coalizione, e dentro il Comitato cittadino "Gente Comune".
La non candidatura di Stefano, a cui mi lega amicizia, stima e rispetto, mi ha rattristato, perchè Stefano era uno di coloro che l'esperienza amministrativa aveva fatto crescere ed avrebbe potuto dare un contributo ancora più importante affrontando una nuova legislatura.
Comunque dopo l'intervento da lui tenuto, tutti abbiamo capito che appena Stefano avrò risolto i suoi problemi tornerà con passione all'attività politica e sensaltro sarà uno di quei cittadini che in maniera del tutto naturale sono punti di riferimento e classe dirigente della comunità.
All'assemblea, poi ho incontrato un caro amico che non vedevo da tempo che non sapevo essere in questi giorni a Gavorrano Don Francesco Capolupo, la sua presenza mi ha fatto particolarmente piacere, in quanto Don Francesco è stato uno di quei parroci che difesero, appoggiarono e sostennero il sottoscritto quando Sindaco di Gavorrano detti forma all'ordinanza sui videogiochi ed iniziai la battaglia contro la piaga del gioco d'azzardo.
Rivederlo poterlo salutare, in un momento così difficile ed importante della mia vita come questa campagna elettorale, mi ha fatto particolarmente piacere, e mi ha donato un momento di serenità.
Ecco perchè, quando la politica è anche cuore e sentimento, una assemblea elettorale può trasformarsi in qualcosa di diverso che assume un valore del tutto particolare.
Un ragionamento ed una
Gioco d’azzardo, tre milioni di persone a rischio ludopatia. Boom tra gli adolescenti
Sono più di un milione, secondo uno studio dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, gli studenti che lo scorso anno riferiscono di aver giocato soldi e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, anche 630mila under 18 hanno scommesso almeno 1 euro. L'allarme riguarda soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione
Gli italiani non sono mai stati così stregati dal gioco d’azzardo. In tre anni, dal 2008 al 2011, la percentuale di persone tra i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato (Lotto, Supernenalotto, Gratta e vinci, scommesse sportive, poker online, etc.) è passata dal 42% al 47%: circa 19 milioni di scommettitori, di cui ben 3 a rischio ludopatia. La “febbre da gioco” cresce anche tra gli adolescenti. Sono più di un milione gli studenti che riferiscono di aver giocato soldi nel 2012 e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, anche 630mila under 18 hanno speso almeno 1 euro giocando d’azzardo. Il campanello d’allarme è stato suonato da uno studio Ipsad (Italian population survey on alcohol and other drugs) dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa.
L’indagine, condotta su un campione di 11mila persone, oltre a scattare una fotografia sul consumo di alcol e droghe, passa ai raggi X l’universo dei giochi d’azzardo. Dalla ricerca emerge con chiarezza che sebbene i giocatori sociali, vale a dire quelli senza alcun profilo di rischio, siano la maggioranza, quelli classificabili a basso rischio sono già 2 milioni (11%). E coloro che si avviano a sfiorare la dipendenza patologica sono circa 1 milione, soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione. “Un dato – spiega Sabrina Molinaro, responsabile della ricerca – che ha fatto scattare più di un campanello di allarme come dimostrato dalle azioni promosse da alcune direzioni sanitarie locali per l’assistenza di queste persone “drogate dal gioco”.
AUMENTANO LE GIOCATRICI - Tra gli scommettitori tante donne: 7,5 milioni, pari al 38% di chi ha giocato d’azzardo almeno una volta nel 2011. Erano 5,8 milioni nel 2007. Un gran bel balzo, anche se il salto vero lo fanno le donne over 45. Tra le più mature la platea delle giocatrici che hanno puntato almeno una volta si è infatti raddoppiata, passando in quattro anni dal 20% al 40%. L’identikit del giocatore problematico mostra però che sono soprattutto i maschi a finire nella “gabbia del gioco”. Il titolo di studio più frequente è la licenza elementare. Il giocatore “tipo” è disoccupato e se lavora ricopre la mansione di operaio; se invece inquadrato come lavoratore autonomo, ha un contratto precario o è un libero professionista. I luoghi più “pericolosi” sono per gli uomini sale gioco, sale bingo, ma anche in parte il circolo ricreativo, il telefonino e internet.
L’IDENTIKIT DEL GIOCATORE - Una presunta solitudine accomuna il giocatore maschio alle giocatrici: sono separati, divorziati o vedovi/e. Le giocatrici sono mediamente in possesso della licenza di scuola media inferiore; se impiegate rivestono un ruolo di dirigente e hanno un contratto a tempo indeterminato; mentre se lavoratrici autonome sono imprenditrici. Tra le donne impiegate nei trasporti e nelle comunicazioni si rilevano i maggiori rischi: 5,1%. Nel centro-Sud si gioca di più. Il primato spetta alla Campania (57%), segue la Calabria (55%) e poi Lazio, Sicilia, Puglia e Abruzzo (tutte si attestano su circa il 53%). Le regioni dove invece si gioca di meno rispetto alla media nazionale (47%) sono quelle del Nord: Emilia Romagna in primis (41%), ma anche Trentino Alto Adige (42%), Liguria e Veneto (44%). Nonostante nelle regioni meridionali il gioco d’azzardo sia più diffuso che nel resto della penisola (è il Molise a registrare la percentuale più alta di gambler: 13%), i giocatori con profilo di rischio moderato non sono concentrati solo in queste aree. Dove si gioca di meno, come ad esempio in Friuli Venezia Giulia, la quota di giocatori è assai più sostenuta (8%) in confronto alla media nazionale (5,3%).
I GIOCHI FAVORITI - Il Lotto/Superenalotto insieme al Gratta e vinci/Lotto istantaneo sono tra i giochi nazionalpopolari favoriti in assoluto, con percentuali che vanno dal 75% al 67% nelle regioni del centro-sud e che in pratica si ritrovano, anche se con valori leggermente inferiori, in quelle settentrionali. Sempre al meridione particolarmente diffuse sono anche le scommesse sportive (30% rispettivamente in Campania, Puglia e Basilicata; 24% in Calabria; 20% Sicilia) insieme ad altri giochi con le carte. Nelle regioni nord-occidentali e nord-orientali si osservano prevalenze importanti di giocatori che si dedicano al poker texano e alle macchinette da gioco elettroniche (percentuali oltre il 10% in alcuni casi), ma più diffuse sono le scommesse sportive (tra il 17% della Liguria, il 14% della Lombardia e il 10% delle altre). Gli uomini, in generale, sono maggiormente coinvolti da scommesse sportive (47%) e poker texano (45%) mentre le donne giocano di più a gratta e vinci e similari.
DOVE SI GIOCA - Il bar/tabacchi/pub è il luogo prescelto per giocare alle varie versioni di Lotto e Gratta e vinci (80%). Nel centro-sud, rispetto a quanto accade nel resto del Paese, in molti giocano a casa propria o di amici: dal 21% nelle Marche fino al 30% in Sicilia. Percentuali importanti si registrano anche tra coloro che frequentano le Sale scommesse: dal 15% in Molise al 25% in Basilicata. Anche il tradizionale casinò continua ad essere un luogo di richiamo per i giocatori (dall’11% in Piemonte/Valle d’Aosta al 21% in Friuli Venezia Giulia).
DIPENDENZE COLLATERALI - C’è poi un aspetto dell’indagine che apre uno squarcio interessante e significativo sul profilo del giocatore d’azzardo: circa il 6% di chi gioca tende a tenere nascosta l’entità del proprio coinvolgimento. Un atteggiamento, questo, in leggero aumento rispetto al 2008 (5%) per entrambi i generi e tutte le classi d’età. A differenza del giocatore moderato, il gambler consuma più alcol e, soprattutto al test di screening cage (che misura l’uso problematico di alcol), si rileva un numero maggiori di giocatori problematici (26% contro l’8%). Allo stesso modo il giocatore d’azzardo con profilo patologico incontra più spesso l’abitudine a fare “binge drinking”, ovvero l’abitudine a fare uso di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo molto breve (16,5% vs 6%). Si conferma anche il cliché della sigaretta in bocca al giocatore accanito: 47% contro il 26% dei non problematici. Anche fumare hashish o marijuana è più diffuso tra i soggetti con profilo a rischio rispetto al resto degli scommettitori più moderati.
Il piacere di incontrare la gente, quando una assemblea elettorale si trasforma in qualcosa di diverso.
Mercoledi 8 Maggio ho iniziato il mio giro elettorale nelle frazioni del nostro Comune, tenendo la prima di numerose assemblee pubbliche nelle quali incomtro i cittadini, parlo del programma e naturalmente rispondo alle domande che mi vengono poste.
Come accade da tempo nella frazione di Potassa le assemblee convocate dal sottoscritto hanno un certo successo per presenza e per qualità del dibattito.
Vorrei ringraziare in particolare l'ex consigliere comunale Stefano Roghi, che non solo era presente, ma è intervenuto a sostegno della coalizione "Centrosinistra per Borghi Sindaco Gavorrano Bene Comune" e del sottoscritto come Candidato a Sindaco.
La presenza di Stefano mi ha fatto particolarmente piacere, in quanto dopo la rinuncia alla ricandidatura per problemi strettamente personali, questioni di cui aveva parlato con il sottoscritto, in forma privata e riservata, come si addice in questi casi, qualcuno- in maniera scorretta e molto interessata- aveva fatto circolare la voce che Stefano sostenesse altri candidati, cosa che non aveva senso in quanto con Stefano il rapporto era limpido e serio, come limpido e serio è stato il suo lavoro in Consiglio Comunale, nella Coalizione, e dentro il Comitato cittadino "Gente Comune".
La non candidatura di Stefano, a cui mi lega amicizia, stima e rispetto, mi ha rattristato, perchè Stefano era uno di coloro che l'esperienza amministrativa aveva fatto crescere ed avrebbe potuto dare un contributo ancora più importante affrontando una nuova legislatura.
Comunque dopo l'intervento da lui tenuto, tutti abbiamo capito che appena Stefano avrò risolto i suoi problemi tornerà con passione all'attività politica e sensaltro sarà uno di quei cittadini che in maniera del tutto naturale sono punti di riferimento e classe dirigente della comunità.
All'assemblea, poi ho incontrato un caro amico che non vedevo da tempo che non sapevo essere in questi giorni a Gavorrano Don Francesco Capolupo, la sua presenza mi ha fatto particolarmente piacere, in quanto Don Francesco è stato uno di quei parroci che difesero, appoggiarono e sostennero il sottoscritto quando Sindaco di Gavorrano detti forma all'ordinanza sui videogiochi ed iniziai la battaglia contro la piaga del gioco d'azzardo.
Rivederlo poterlo salutare, in un momento così difficile ed importante della mia vita come questa campagna elettorale, mi ha fatto particolarmente piacere, e mi ha donato un momento di serenità.
Ecco perchè, quando la politica è anche cuore e sentimento, una assemblea elettorale può trasformarsi in qualcosa di diverso che assume un valore del tutto particolare.
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Due sovversivi a Potassa Don Francesco e Masimo Borghi |
Un ragionamento ed una
“Che sia individuale, che sia di gruppo, che avvenga in strada o tra le mura domestiche, la violenza contro le donne è uno dei crimini più bestiali ai quali siamo costretti ad assistere: non è solo un reato è anche il concretizzarsi di un messaggio culturale che, purtroppo, è ancora presente nella nostra società.
Basta soffermarsi un attimo ad ascoltare i ragionamenti che a volte si colgono in gruppi di giovani e meno giovani, di ogni ceto o classe sociale, per cogliere un’idea della donna come oggetto sessuale, adatta solo al soddisfacimento dell’uomo. Un uomo, peraltro, sempre più spiazzato dai cambiamenti, sempre più inadeguato ed impreparato a sentirsi rifiutare e quindi a volte portato, più o meno inconsciamente, alla violenza per appropriarsi di ciò che per cultura considera proprio.
Credo che anche l’immagine della donna come emerge dalla pubblicità o da alcune trasmissioni televisive finisca per influire sul comportamento di una parte della nostra società nel rapporto tra i sessi.
Negli anni Settanta, soprattutto dopo i drammatici fatti del Circeo, il movimento delle donne impose un grande dibattito a livello nazionale che certamente svegliò le coscienze e fece crescere tutti noi, aiutandoci a fare chiarezza sul tema della violenza sulle donne. Per mesi discutemmo del processo agli stupratori del Circeo ed in generale sul doppio processo che si verificava ogni qual volta una donna vittima di una violenza aveva il coraggio di denunciare: da una parte il processo penale, dall’altra quello morale che immancabilmente condannava le donne, definendole come causa della violenza, in una strana inversione delle parti in cui il carnefice era innocente e la vittima colpevole.
A distanza di 40 anni sono consapevole che i problemi in questo campo permangono, sia sul piano culturale che dei comportamenti, come sono consapevole che occorra ancora un lungo e profondo lavoro per avere una netta inversione di tendenza.
C’è però un segnale nuovo che mi è sembrato di cogliere e che forse è il frutto di quel grande lavoro fatto 30 anni fa dalle donne: oggi su questo tema si stanno interrogando in maniera autonoma gli uomini, come dimostrano prese di posizione abbastanza diffuse.
Oggi la battaglia contro questo reato riguarda soprattutto gli uomini che debbono avere la forza ed il coraggio di condurla tra di loro, respingendo idee stereotipate e aiutando tutto il genere maschile ad un salto di qualità culturale profondo ed importante.
La rabbia che provo davanti agli episodi di violenza incontri non l’indignazione, ma la rabbia di altri uomini ed insieme si possa dare un contributo per debellare una bestialità degna di un medio evo che tutti a parole consideriamo lontano e passato”.
SU QUESTA AMARA REALTA’ PREGHEREI LE FORZE POLITICHE COME GIA' SUCCESSO IN PASSATO DI NON INNESCARE POLEMICHE, NON SERVONO, PERCHE’ IL PROBLEMA NON E’ QUELLO DI STRAPPARE QUALCHE VOTO IN PIU’ O IN MENO MA QUELLO DI PRENDERE COSCIENZA E DI LOTTARE PERCHE’ CAMBINO I RAPPORTI TRA UOMINI E DONNE E VI SIA CONSAPEVOLEZZA PIENA DEL RISPETTO TRA SESSI.
LA PROPOSTA CHE FACCIO NEL PROGRAMMA ELETTORALE
E’ L’APERTURA DI UNO SPORTELLO ANTIVIOLENZA NEL COMUNE DI GAVORRANO, COME ALTRI COMUNI HANNO GIA’ FATTO, UN LUOGO PROTETTO, DOVE LE DONNE POSSANO CHIEDERE AIUTO ED ESSERE ACCOLTE ED ASCOLTATE. METTENDO INSIEME GRUPPI DI DONNE E COMUNE, SI PUO’ DARE UNA RISPOSTA VERA PER PREVENIRE E COMBATTERE QUESTO REATO BESTIALE.
Cosa penso del LAVORO
Il LAVORO è cosa importante e vitale per tutte le donne e gli uomini.
Per anni questo tema è scomparso dal linguaggio della politica, come se
i VALORI MORALI legati al LAVORO, non esistessero più non avessero più
significato, in una società dove prevaleva l’idea del denaro, della ricchezza e
della bellezza come volano per l’uscita dei singoli da l’anonimato e per
l’autoaffermazione personale.
Il LAVORO, ed i LAVORATORI produttori di VERA RICCHEZZA, grazie alla loro
INTELLIGENZA ed anche alla loro FATICA sono stati trasformati in un inutile
orpello di una società che ormai superata evocava un passato al quale nessuno
sembrava più voler ricordare, confinati in un limbo e ritenuti marginali nelle
dinamiche di una società tutta tesa a l’individualismo, a l'egoismo ed
a l’ effimero.
La crisi che sta colpendo duramente il sistema finanziario mondiale, la
conseguente crisi economica che ne consegue inevitabilmente, rilanciano in
modo prepotente ed ineludibile il VALORE DEL LAVORO E DELLA SOLIDA RICCHEZZA
PRODOTTA DAL LAVORO, come vero fondamento del benessere generale e del grande
valore del lavoro come unico strumento per liberare uomini e donne dalla
schiavitù del bisogno.
La parola lavoro deve però essere associata ad altre parole come
DIRITTI, SICUREZZA,STABILITA’, perché si dia uno stop vero alle morti sul
lavoro, alla precarietà di tante ragazze e ragazzi, al lavoro nero e
sottopagato.
Di tutto questo parleremo in questa campagna per le Elezioni Amministrative, lo faremo
con gli studenti e con tutti i cittadini che saranno coinvolti nelle varie
iniziative dove ribadiremo il concetto CHE I costituenti vollero al primo posto
della nostra carta fondamentale la COSTITUZIONE “ L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA
FONDATA SUL LAVORO”
Un pensiero sul VOLONTARIATO a cui mi sono da sempre ispirato.
IL VOLONTARIATO: LA MASSIMA ESPRESSIONE DI UNA COMUNITA’ SOLIDALE
Definire che cosa sia il Volontariato non è per nulla facile, perché ne
esistono varie forme, perché non tutto il Volontariato è uguale, perché non
esiste il Volontariato con la “V” maiuscola da confrontare con un presunto
volontariato con la “v” minuscola.
Se partiamo dal presupposto che è la massima espressione della cultura
della solidarietà e che contribuisce alla formazione dell’uomo solidale e del
cittadino responsabile, una sorta di positivo interscambio all’interno della
società, definire il Volontariato appare cosa semplice.
A mio modestissimo parere, e qui la penso come don Luigi Ciotti, se il
Volontariato è solidarietà allora solidarietà e legalità sono il proseguimento
della giustizia, e senza giustizia e affermazione dei diritti non vi è una
società solidale.
Personalmente credo nell’utopia della fine del Volontariato, perché la
solidarietà deve essere la norma e non un’eccezione, la massima espressione di
civiltà è rappresentata dalla società solidale, dove c’è bisogno di tutti per
cambiare la realtà, e tutti vi concorrono, con un fine ambizioso e, allo stesso
molto semplice, rimettere la persona al centro di tutto, ridare anima alle
nostre città pretendere politiche che diano un senso alla vita.
Per capire quello che ci succede intorno dobbiamo non solo essere
solidali, ma anche “analfabeti” e quindi usare quotidianamente le nostre
intelligenze per conoscere i nuovi bisogni, le nuove criticità, le nuove
emarginazioni, e per poi poter intervenire, questo vale per tutti anche per i
volontari e per le loro associazioni in qualunque campo operino.
Il Volontariato vive una grande dimensione etica, etica intesa come
ricerca dell’autenticamente umano, etica intesa come corresponsabilità degli
uni verso gli altri, etica intesa come affermazione del ciò che si è rispetto
al ciò che si ha.
Quando lo stupore, la sorpresa, la gioia del darsi agli altri non
colpisce più, allora dobbiamo fermarci e fare una profonda riflessione, perché
anche il Volontariato può divenire un mestiere, quindi, serve a mio avviso, una
formazione permanente anche per i volontari che metta a disposizione gli
strumenti adatti a capire i mutamenti che sono intorno a noi e che incidono
anche dentro di noi.
Io laico vorrei chiudere questo mio breve intervento con le parole di
Papa Paolo VI “La politica è l’espressione più alta di volontariato” per
ribadire che non abbiamo bisogno che la politica si impossessi del Volontariato
ma che oggi più che mai c’è bisogno della politica che dia senso alla vita che
guardi all’uomo come fondamento delle leggi e lo riporti veramente al centro
della società.
Un abbraccio con tutto il cuore a tutti i volontari in qualunque campo e
settore operino.
Gioco d’azzardo, tre milioni di persone a rischio ludopatia. Boom tra gli adolescenti
Sono più di un milione, secondo uno studio dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, gli studenti che lo scorso anno riferiscono di aver giocato soldi e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, anche 630mila under 18 hanno scommesso almeno 1 euro. L'allarme riguarda soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione
Gli italiani non sono mai stati così stregati dal gioco d’azzardo. In tre anni, dal 2008 al 2011, la percentuale di persone tra i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato (Lotto, Supernenalotto, Gratta e vinci, scommesse sportive, poker online, etc.) è passata dal 42% al 47%: circa 19 milioni di scommettitori, di cui ben 3 a rischio ludopatia. La “febbre da gioco” cresce anche tra gli adolescenti. Sono più di un milione gli studenti che riferiscono di aver giocato soldi nel 2012 e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, anche 630mila under 18 hanno speso almeno 1 euro giocando d’azzardo. Il campanello d’allarme è stato suonato da uno studio Ipsad (Italian population survey on alcohol and other drugs) dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa.
L’indagine, condotta su un campione di 11mila persone, oltre a scattare una fotografia sul consumo di alcol e droghe, passa ai raggi X l’universo dei giochi d’azzardo. Dalla ricerca emerge con chiarezza che sebbene i giocatori sociali, vale a dire quelli senza alcun profilo di rischio, siano la maggioranza, quelli classificabili a basso rischio sono già 2 milioni (11%). E coloro che si avviano a sfiorare la dipendenza patologica sono circa 1 milione, soprattutto maschi, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione. “Un dato – spiega Sabrina Molinaro, responsabile della ricerca – che ha fatto scattare più di un campanello di allarme come dimostrato dalle azioni promosse da alcune direzioni sanitarie locali per l’assistenza di queste persone “drogate dal gioco”.
AUMENTANO LE GIOCATRICI - Tra gli scommettitori tante donne: 7,5 milioni, pari al 38% di chi ha giocato d’azzardo almeno una volta nel 2011. Erano 5,8 milioni nel 2007. Un gran bel balzo, anche se il salto vero lo fanno le donne over 45. Tra le più mature la platea delle giocatrici che hanno puntato almeno una volta si è infatti raddoppiata, passando in quattro anni dal 20% al 40%. L’identikit del giocatore problematico mostra però che sono soprattutto i maschi a finire nella “gabbia del gioco”. Il titolo di studio più frequente è la licenza elementare. Il giocatore “tipo” è disoccupato e se lavora ricopre la mansione di operaio; se invece inquadrato come lavoratore autonomo, ha un contratto precario o è un libero professionista. I luoghi più “pericolosi” sono per gli uomini sale gioco, sale bingo, ma anche in parte il circolo ricreativo, il telefonino e internet.
L’IDENTIKIT DEL GIOCATORE - Una presunta solitudine accomuna il giocatore maschio alle giocatrici: sono separati, divorziati o vedovi/e. Le giocatrici sono mediamente in possesso della licenza di scuola media inferiore; se impiegate rivestono un ruolo di dirigente e hanno un contratto a tempo indeterminato; mentre se lavoratrici autonome sono imprenditrici. Tra le donne impiegate nei trasporti e nelle comunicazioni si rilevano i maggiori rischi: 5,1%. Nel centro-Sud si gioca di più. Il primato spetta alla Campania (57%), segue la Calabria (55%) e poi Lazio, Sicilia, Puglia e Abruzzo (tutte si attestano su circa il 53%). Le regioni dove invece si gioca di meno rispetto alla media nazionale (47%) sono quelle del Nord: Emilia Romagna in primis (41%), ma anche Trentino Alto Adige (42%), Liguria e Veneto (44%). Nonostante nelle regioni meridionali il gioco d’azzardo sia più diffuso che nel resto della penisola (è il Molise a registrare la percentuale più alta di gambler: 13%), i giocatori con profilo di rischio moderato non sono concentrati solo in queste aree. Dove si gioca di meno, come ad esempio in Friuli Venezia Giulia, la quota di giocatori è assai più sostenuta (8%) in confronto alla media nazionale (5,3%).
I GIOCHI FAVORITI - Il Lotto/Superenalotto insieme al Gratta e vinci/Lotto istantaneo sono tra i giochi nazionalpopolari favoriti in assoluto, con percentuali che vanno dal 75% al 67% nelle regioni del centro-sud e che in pratica si ritrovano, anche se con valori leggermente inferiori, in quelle settentrionali. Sempre al meridione particolarmente diffuse sono anche le scommesse sportive (30% rispettivamente in Campania, Puglia e Basilicata; 24% in Calabria; 20% Sicilia) insieme ad altri giochi con le carte. Nelle regioni nord-occidentali e nord-orientali si osservano prevalenze importanti di giocatori che si dedicano al poker texano e alle macchinette da gioco elettroniche (percentuali oltre il 10% in alcuni casi), ma più diffuse sono le scommesse sportive (tra il 17% della Liguria, il 14% della Lombardia e il 10% delle altre). Gli uomini, in generale, sono maggiormente coinvolti da scommesse sportive (47%) e poker texano (45%) mentre le donne giocano di più a gratta e vinci e similari.
DOVE SI GIOCA - Il bar/tabacchi/pub è il luogo prescelto per giocare alle varie versioni di Lotto e Gratta e vinci (80%). Nel centro-sud, rispetto a quanto accade nel resto del Paese, in molti giocano a casa propria o di amici: dal 21% nelle Marche fino al 30% in Sicilia. Percentuali importanti si registrano anche tra coloro che frequentano le Sale scommesse: dal 15% in Molise al 25% in Basilicata. Anche il tradizionale casinò continua ad essere un luogo di richiamo per i giocatori (dall’11% in Piemonte/Valle d’Aosta al 21% in Friuli Venezia Giulia).
DIPENDENZE COLLATERALI - C’è poi un aspetto dell’indagine che apre uno squarcio interessante e significativo sul profilo del giocatore d’azzardo: circa il 6% di chi gioca tende a tenere nascosta l’entità del proprio coinvolgimento. Un atteggiamento, questo, in leggero aumento rispetto al 2008 (5%) per entrambi i generi e tutte le classi d’età. A differenza del giocatore moderato, il gambler consuma più alcol e, soprattutto al test di screening cage (che misura l’uso problematico di alcol), si rileva un numero maggiori di giocatori problematici (26% contro l’8%). Allo stesso modo il giocatore d’azzardo con profilo patologico incontra più spesso l’abitudine a fare “binge drinking”, ovvero l’abitudine a fare uso di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo molto breve (16,5% vs 6%). Si conferma anche il cliché della sigaretta in bocca al giocatore accanito: 47% contro il 26% dei non problematici. Anche fumare hashish o marijuana è più diffuso tra i soggetti con profilo a rischio rispetto al resto degli scommettitori più moderati.
Una idea per il governo di Gavorrano le ENERGIE RINNOVABILI
Dobbiamo aprire una nuova frontiera nello sfruttamento delle ENERGIE che
la natura ci mette a disposizione ENERGIE RINNOVABILI, PULITE, INESAURIBILI, A
COSTO ZERO.
Dobbiamo fare una scelta chiara imposta dal certo esaurimento delle
MATERIE FOSSILI che utilizziamo per produrre energia, PETROLIO, CARBONE e GAS,
dai costi sempre più insostenibili per la loro distribuzione ed il loro
utilizzo – basta pensare a quello che è successo nei mesi scorsi con l’aumento
del petrolio e del gas.
Lo impone la COMPATIBILITA’ AMBIENTALE, perché l’uso delle energie
tradizionali ha un forte impatto ambientale soprattutto per gli scarichi di
anidride carbonica, e altre sostanze nocive nell’atmosfera.
Basta leggere con attenzione il PROTOCOLLO di KYOTO, per capire che si
deve invertire la rotta e che scelte serie, chiare e decise debbono essere
fatte, OGGI e non in un futuro lontano dai contorni indefiniti.
Lo stesso uso dell’ ENERGIA NUCLEARE, crea problemi non indifferenti,
soprattutto per TRE QUESTONI PRINCIPALI:
1) L’ URANIO è un minerale in via di ESAURIMENTO ed ha costi altissimi.
2)La costruzione di CENTRALI NUCLEARI richiede tempi molto lunghi, anche
15 anni, e costi molto elevati soprattutto per quanto concerne la sicurezza.
3) Esiste il problema delle SCORIE NUCLEARI, perchè le BARRE DI URANIO
che sono il cuore produttivo di energia del REATTORE NUCLEARE si ESAURISCONO ma
rimanendo radioattive e pericolosissime si devono stoccare in siti molto
particolari, SITI CHE SONO FORTEMENTE AVVERSATI DALLE POPOLAZIONI INTERESSATE,
basti pensare ALLA GRANDE PREOCCUPAZIONE DEI CITTADINI E DELLE AMMINISTRAZIONI
PUBBLICHE QUANDO QUALCHE ANNO FA I GIORNALI PUBBLICARONO LA NOTIZIA CHE LA MAREMMA,
LA NOSTRA TERRA, VENIVA INDICATA COME LUOGO POSSIBILE PER LO STOCCAGGIO DI
SCORIE NUCLEARE.
4) Esiste il pericolo MOLTO SPESSO SOTTACIUTO per non creare ALLARME
delle FUGHE RADIATTIVE dalle centrali, con impatto immediato sul territorio
anche a distanze lontane, che prevedono misure di sicurezza ad alto impatto di
allarme sociale come l’evacuazione di intere popolazioni e la decontaminazione
dei territori in tempi lunghissimi.
QUESTE SONO ALCUNE DELLE MOTIVAZIONI PER CUI OGGI DOBBIAMO INCANALARE
L’ENERGIA DEL SOLE , LA FORZA DEL VENTO, IL CALORE DELLA TERRA , per
consentirne l’uso e per RILANCIARE LO SVILUPPO DEI TERRITORI DELL’ECONOMIA
soprattutto in una fase di grave crisi economica.
E’ giunto il tempo di governare questi processi ricorrendo all’ETICA
della RESPONSABILITA’, per cui le GENERAZIONI che detengono il POTERE ed alle
quali spetta l’onere di GOVERNARE debbono lasciare alle generazioni future
territori integri, vivibili, possibilmente migliori di come li hanno trovati.
I COMUNI possono fare molto in questo senso, grazie alle LEGGI dello
STATO, alle NORME DELLA REGIONE TOSCANA, oggi è possibile attivare sui
territori politiche di SVILUPPO DELL’USO DELLE ENERGIE RINNOVABILI.
Questo riguarda le scelte dei singoli cittadini per le loro civili abitazioni,
riguarda le aziende per il loro fabbisogno energetico, riguarda gli ENTI LOCALI
che possono anche autoprodurre energia pulita per i loro territori.
Il progetto “TOSCANA DISTRETTO DELLE ENERGIE RINNOVABILI” della REGIONE
è lo strumento che permetterà lo sviluppo sui territori delle energie
rinnovabili, ad esso si deve FARE RIFERIMENTO PER IL FUTURO, SARA’ COMPITO DEI
TECNICI DIRCI QUALI ENERGIE SFRUTTARE, COME, DOVE POSIZIONARE GLI EVENTUALI
IMPIANTI, SARANNO I CITTADINI CON PERCORSI DI PARTECIPAZIONE E DI CONDIVISIONE
DELLE SCELTE AD AIUTARCI A DECIDERE PER IL BENE COMUNE, MA ALLA BASE DI TUTTO
DOVREMO AVERE LA VOLONTA’ POLITICA DI FARE SCELTE IN QUESTO SENSO CHE MOLTI DI
NOI RITENGONO FONDAMENTALE PER IL FUTURO.
Un'idea originale che è diventata patrimonio anche di altri programmi elettorali, con immenso piacere del sottoscritto.
Nel Marzo dello scorso anno avanzai l'idea di aggregare tutti i ragazzi e le ragazze che sul nostro territorio e nei territori limitrofi si aggregano per fare musica, sono tantissimi, e producono musica di ottima qualità e fattura, da tempo sentivo crescere in quel mondo l'esigenza di un luogo dove poter provare, ritrovarsi, stare insieme e poter in pace fare musica, avanzai la proposta, che oggi ho notato essere stata ripresa anche nei programmi elettorali di altri Candidati, allego l'articolo del Giunco a dimostrazione del fatto che in tempi non sospetti avevo avanzato la proposta, e mi impegno a farla diventare operativa, in caso di mia elezione a Sindaco del Comune di Gavorrano, nei primi mesi di mandato, convinto che quel luogo magico che è il Teatro delle Rocce debba diventare un luogo di aggregazione e di creazione di "cultura diffusa" e non quel non luogo che è stato creato e che la comunità gavorranese continua a non sentire come proprio.
Musica e giovani, Borghi lancia l’idea di una sala prove al Teatro delle
Rocce
Il sindaco: «C’è una forte richiesta di un luogo dove poter suonare.
Ritengo che il luogo deve essere, luogo pubblico, a disposizione di tutti»
• 6 MARZO 2012 • AGGIORNATO ALLE 12:05
GAVORRANO – Un magazzino potrebbe trasformarsi in sala prove per le band
musicali del territorio. L’idea è di Massimo Borghi che sta pensando di
realizzare in uno dei locali che sono stati ricavati sotto la tribuna del
Teatro delle Rocce uno spazio tutto dedicato alla musica e ai giovani.
Come spiega il sindaco nel comune di Gavorrano da tempo si è sviluppato
un movimento molto significativo anche dal punto di vista culturale legato alla
musica e alla band emergenti.
«I ragazzi fanno le loro prove nei posti più disparati, garages, fondi,
vecchi poderi abbandonati e spesso si levano le lamentele dei cittadini e le
proteste per i suoni e per le prove musicali».
Per questo Borghi ha pensato alla soluzione di una sala prove pubblica,
di proprietà comunale, che possa rispondere alle necessità dei più giovani
senza creare disagi.
«C’è una forte richiesta di un luogo dove poter suonare – dice Borghi -,
dove poter effettuare le prove che giustamente si rende necessario a tutti
coloro che vogliono dedicarsi al canto ed alla musica. Ritengo che il luogo
deve essere, luogo pubblico, a disposizione di tutti. In questi giorni sono
venuto a conoscenza, che esiste un luogo di proprietà comunale, oggi usato come
magazzino, che potrebbe fare al caso in questione. Si tratta di fondo posto
sotto le tribune del teatro delle rocce, grande abbastanza e con piccoli
aggiustamenti può essere reso immediatamente fruibile come sala prove».
Per la sua collocazione quello spazio oltre a essere ospitato in un luogo
straordinario dal punto di vista della memoria e della cultura, un luogo
simbolico per tutta la comunità di Gavorrano,
si trova distante dai centri abitati e questo eviterebbe anche i disagi
dovuti al rumore.
«Naturalmente - conclude Borghi –
serve un’associazione culturale, in grado di gestire il luogo, di
convenzionarsi con il Comune e soprattutto di trasformarlo in luogo aperto a
tutti coloro che sul nostro territorio stanno producendo musica».
Con voi con il cuore ed il pensiero.
Oggi 18 Maggio a Roma è in corso un'imponente manifestazione, una parte importante dell'Italia migliore sta per sfilare in corteo rispondendo all'appello dei metalmeccanici della Fiom.
Sfileranno, come altre volte nella storia del nostro paese per le strade di Roma in un corteo pacifico, chiedendo lavoro, diritti, rispetto per tutti i lavoratori.
Con loro sfileranno giovani, studenti, disoccupati, precari,donne ed uomini dei movimenti a partire da quello per l'acqua pubblica.
Una parte dell'Italia migliore oggi chiederà di cambiare politica economica, di pensare agli ultimi, di prestare attenzione alle richieste di chi lavorando crea la ricchezza vera di un paese.
Uomini e donne sono partiti in treno, in autobus, in nave, hanno viaggiato tutta la notte per esserci per far sentire la propria voce.
Molti hanno visto le loro fabbriche chiuse, smantellate, altri sono saliti sui tralicci, sui tetti, hanno occupato i posti di lavoro, si sono rinchiusi nelle gallerie delle miniere sarde, per gridare il loro dolore inascoltato.
Nelle loro facce stanche, nei loro occhi chiari e trasparenti, nelle loro coscienze pulite, rivedo la faccia, gli occhi, la coscienza di mio padre, quando tenendomi in collo mi portava con se alle manifestazioni degli edili, perché capissi che cosa sarebbe stata la vita.
Oggi avrei voluto essere con loro, sfilare con la loro rabbia, marciare con la loro gioia, condividere il loro dolore, purtroppo questa ennesima, maledetta campagna elettorale non lo ha consentito.
Sfileranno per dire al governo dell'inciucio, ci siamo, siamo al limite della sopravvivenza, ma resistiamo, e resisteremo un minuto più di voi, dubito che avranno delle risposte.
Con voi con il cuore ed il pensiero.
Oggi 18 Maggio a Roma è in corso un'imponente manifestazione, una parte importante dell'Italia migliore sta per sfilare in corteo rispondendo all'appello dei metalmeccanici della Fiom.
Sfileranno, come altre volte nella storia del nostro paese per le strade di Roma in un corteo pacifico, chiedendo lavoro, diritti, rispetto per tutti i lavoratori.
Con loro sfileranno giovani, studenti, disoccupati, precari,donne ed uomini dei movimenti a partire da quello per l'acqua pubblica.
Una parte dell'Italia migliore oggi chiederà di cambiare politica economica, di pensare agli ultimi, di prestare attenzione alle richieste di chi lavorando crea la ricchezza vera di un paese.
Uomini e donne sono partiti in treno, in autobus, in nave, hanno viaggiato tutta la notte per esserci per far sentire la propria voce.
Molti hanno visto le loro fabbriche chiuse, smantellate, altri sono saliti sui tralicci, sui tetti, hanno occupato i posti di lavoro, si sono rinchiusi nelle gallerie delle miniere sarde, per gridare il loro dolore inascoltato.
Nelle loro facce stanche, nei loro occhi chiari e trasparenti, nelle loro coscienze pulite, rivedo la faccia, gli occhi, la coscienza di mio padre, quando tenendomi in collo mi portava con se alle manifestazioni degli edili, perché capissi che cosa sarebbe stata la vita.
Oggi avrei voluto essere con loro, sfilare con la loro rabbia, marciare con la loro gioia, condividere il loro dolore, purtroppo questa ennesima, maledetta campagna elettorale non lo ha consentito.
Sfileranno per dire al governo dell'inciucio, ci siamo, siamo al limite della sopravvivenza, ma resistiamo, e resisteremo un minuto più di voi, dubito che avranno delle risposte.
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CON I LAVORATORI |
Due parole sulla vicenda Consorzio Etruria Caldana s.r.l.
Tutto inizia con la crisi che colpisce il Consorzio Etruria, lo scuote sin dalle sue fondamenta, e che per come si presenta rischia di farlo scomparire dalla mappa delle aziende toscane dell'edilizia.
Per noi, per la provincia di Grosseto, il Consorzio Etruria è stata una presenza importante, nato dalla fusione di alcune cooperative di produzione e lavoro, era l'esempio di come un'azienda cooperativa fosse legata al territorio, era la storia del lavoro e dell'edilizia in maremma era un sicuro punto di riferimento per tutti coloro che guardavano al movimento cooperativo come un modello aziendale, nel quale risaltava il superamento dell' accumulo economico e la redistribuzione del guadagno sui soci lavoratori e principalmente sul lavoro e sullo sviluppo dell'azienda.
Tutto questo si è infranto, per scelte aziendali sbagliate, scelte aziendali dalle quali non è indenne la politica e le potenti lobby politico-edilizie che agiscono a livelli ben più alti dei nostri territori.
A pagare ancora una volta sono stati i lavoratori, secondo il copione classico, che vede da sempre le ricadute negative di tutte le crisi colpire chi con il proprio lavoro, con i propri sacrifici rende possibile la soliditaà delle aziende.
Nel caso del Consorzio Etruria si tratta di maestranze tecnicamente molto preparate e di una professionalità molto alta.
Sul territorio di Gavorrano avevamo un ramo del Consorzio la caldana s.r.l. una azienda di produzione di profilati in cemento armato che per fatturato era la numero uno dell'intero Comune e la cui chiusura per Gavorrano e per la sua realtà produttiva è paragonabile a quella di grandi aziende in realtà più importanti e grandi come Torino, Milano ecc.
La Caldana s.r.l. subisce la crisi del Consorzio, gli operai sono messi in cassa integrazione, sino a che l'azienda viene venduta cambia nome, diventa Isotec, si parla di investimenti riassorbimento di manodopera, addirittura nuova occupazione.
Come sindaco di Gavorrano, ho espresso la mia solidarietà ai lavoratori, e la mia preoccupazione per quello che stava accadendo, tutto questo nel silenzio assordante della politica in Provincia di Grosseto.
Con il Sindaco di Follonica Baldi e quello di Scarlino Bizzarri, e con il Sindacato degli Edili della CGIL conquistammo un tavolo Provinciale di discussione e di monitoraggio dlla situazione.
Feci convocare -unico caso in Provincia di Grosseto- un Consiglio Comunale aperto alle maestranze del Consorzio Etruria e della Caldana s.r.l., fu approvata una mozione e mi apprestavo a seguire ancora con più attenzione l'intera vicenda ma con la decadenza non potevo più farlo da Sindaco.
La vicenda ho continuato comunque a seguirla, ed ho visto promesse disattese e la fabbrica che non ha ripreso la produzione, anzi le maestranze da una parte hanno perso la cassa integrazione e dall'altra non riscuotono lo stipendio.
il consorzio etruria per salvare la sede di Montelupo - da dove sono state prese tutte le decisioni che hanno cancellato questa realtà produttiva dal nostro territorio - aveva bisogno che ci fosse la firma del concordato, una volta ottenuta addio operai dell'Isotec, non servite più siete da rottamare, nel silenzio generale della solita complice politica locale e provinciale deputati compresi.
Se sarò rieletto sindaco farò l'unica cosa che posso fare, convocare la proprietà per capire le reali intenzioni e capire i perché della mancata attuazione di quello che era stato promesso e prospettato, con un unico interesse, i lavoratori ed il benessere del territorio e della comunità.
Provincia di Grosseto
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Stati generali delle costruzioni. Massimo Borghi, sindaco del Comune di
Gavorrano: “Siamo stati tra i Comuni che hanno sollecitato un Tavolo dedicato
alle problematiche del settore edilizio per individuare interventi mirati. Il
mattone è letteralmente al collasso. Emblematica la situazione del Consorzio
Etruria. E’ importante far ripartire le opere pubbliche. Il Comune di
Gavorrano, seppur strangolato dal Patto di Stabilità, darà il proprio
contributo. Abbiamo previsto una variante al piano regolatore e cerchiamo
accordi con le banche per aiutare le piccole imprese locali a garantire lavoro
e per dare un futuro al nostro territorio”. — con Massimo Borghi.
Delibera del Consiglio Comunale di Gavorrano contenente La Mozione di cui parlo nel pezzo precedente.
COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 26 del 09/07/2011
Adunanza ordinaria di prima convocazione - Seduta Pubblica
======================================================================
OGGETTO:
MOZIONE "CRISI CONSORZIO ETRURIA"
======================================================================
L’anno DUEMILAUNDICI e questo giorno NOVE del mese di LUGLIO alle ore 09:30 nella sala delle
adunanze della Sede Comunale, è riunito il Consiglio Comunale convocato nelle forme di legge.
Presiede l’adunanza il Sig. BORGHI MASSIMO.
BORGHI MASSIMO Sindaco Presente
GIUSTI MAURO Consigliere Presente
IACOMELLI ELISABETTA Consigliere Presente
MURZI ALESSIO Consigliere Presente
MENALE NICOLA Consigliere Presente
BARBI GABRIELE Consigliere Presente
ROGHI STEFANO Consigliere Presente
BIONDI ANDREA Consigliere Presente
MELILLO ANTONIO Consigliere Presente
MONDEI FRANCESCA Consigliere Presente
QUERCI GIULIO Consigliere Presente
DI MASSA JURIJ Consigliere Assente
TUTINI ESTER Consigliere Assente
(totale: presenti 11, assenti 2)
Scrutatori: Barbi, Melillo, Querci
Assiste il Segretario Generale Dott. RUGGIERO DOTT. ANGELO incaricato della redazione del
verbale.
IL PRESIDENTE
Constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta l’adunanza ed invita i presenti alla
trattazione dell’argomento indicato in oggetto.
IL SINDACO- PRESIDENTE
Da lettura della proposta di mozione sulla crisi del Consorzio Etruria e relaziona
diffusamente.
Si rammarica del totale silenzio della politica su questa grave crisi, definendolo un
“silenzio talmente assordante che urla”.
Il suo gruppo consiliare ha deciso invece di parlarne a gran voce attraverso la
mozione portata al consiglio comunale.
Continua evidenziando come insieme al Consorzio Etruria si rischia di perdere un
pezzo di storia della Maremma e del nostro Comune.
Nell’esprimere vicinanza e solidarietà a tutti quei lavoratori che stanno perdendo il
posto di lavoro, con prospettive di vita molto difficili, il Sindaco Presidente comunica
che l’amministrazione comunale metterà a disposizione i locali degli ex bagnetti per
effettuarvi percorsi formativi e di riqualificazione senza doversi accollare anche l’onere
di allontanarsi in altri luoghi con ulteriori costi.
L’Amministrazione Comunale di Gavorrano non lascerà cadere nell’ombra questa
vicenda impegnandosi a seguire e monitorare l’andamento della situazione.
Interviene il Consigliere Mondei
Dopo di che condividendo lo spirito della mozione a nome del proprio gruppo
consiliare, propone di integrarla e di farla propria del Consiglio Comunale.
A questo punto interviene il consigliere Giusti il quale sottolinea la drammaticità della
situazione. Evidenzia l’errore delllo stesso Consorzio Etruria e la necessità di iniziare a
rimuovere il problema individuando le responsabilità.
Certamente la crisi è stata creata dalla mancanza di interventi pubblici; è necessario
fare appello al movimento cooperativo regionale affinchè si faccia carico di questa crisi
nonché al Monte dei Paschi di Siena per trovare un aiuto per pagare gli stipendi ai
dipendenti.
Il Consorzio Etruria è cresciuto in questo Comune anche se successivamente si è
trasferito a Montelupo Fiorentino, quindi era una garanzia per il nostro territorio.
E’ necessario dare un aiuto concreto come riportato nella mozione.
Interviene il Sindaco che sottolinea nuovamente come il Consorzio faccia parte della
storia di Grosseto.
La politica è muta in queste vicende, tace perche ci sono grosse responsabilità e a
pagarne il prezzo alla fine sono i lavoratori.
A questo punto interviene il consigliere Biondi il quale sottolinea come SEL abbia
fortemente voluto questa mozione. La comunità deve unirsi e parlare di questa grave
crisi. In altri tempi dalla piazze, dalle case, ci sarebbe stato qualcosa di più. E’
necessario che il Consiglio Comunale faccia sentire la propria voce.
Biondi conlcude con un appello al PD : come SEL attraverso Baldanzi sta portando
in Consiglio Provinciale la questione della crisi, invita il consigliere Mondei a sollecitare
il suo partito a fare altrettanto.
Risponde il consigliere Mondei facendo presente che il suo partito ha già iniziato a
muoversi in tal senso in varie sedi.
A questo punto la seduta viene sospesa per cinque minuti.
Riprende la seduta con gli stessi presenti.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Con voti favorevoli ed unanimi resi nelle forme di legge dai n. 11 consiglieri presenti e votanti
DELIBERA
Di approvare la mozione di cui all’allegato A.
Allegato A alla del. consiliare n. 26/2011
MOZIONE “CRISI CONSORZIO ETRURIA”
La crisi del settore edile nell’arco di due anni ha prodotto la perdita nella
Provincia di Grosseto di ben 1700 posti di lavoro, con la chiusura di oltre 120
aziende.
Il momento di difficoltà che sta attraversando una delle realtà produttive più
importanti della nostra zona, il Consorzio regionale Etruria, non è altro che una
nuova tessera che va ad aggiungersi al quadro generale della crisi.
A questo si lega la vicenda delle aziende “CALDANA S.R.L.” e M.C.C., entrambe
situate nella zona artigianale delle Basse di Caldana, le quali rappresentano per il
territorio di Gavorrano due tra le principali aziende per occupazione, fatturato e
produzione lavoro.
La realtà del Consorzio Regionale Etruria ha garantito sul territorio provinciale
lavoro, salario e diritti a 120 famiglie di lavoratori che si troveranno ad affrontare
un anno di cassa integrazione a poco più di 750 € al mese.
Vogliamo sottolineare che la crisi di questa realtà si riversa a cascata sulle aziende
ad essa collegate attraverso l’appalto di manodopera e di materiale che mette in
discussione la sopravvivenza dell’indotto, con conseguente tracollo del tessuto
sociale del territorio.
Alla luce di questo riteniamo utile porre in campo ogni tentativo per evitare che, in
seguito ad una ristrutturazione aziendale, la sede di Follonica venga a mancare
fisicamente e geograficamente, nonché a salvaguardare in principal modo
l’occupazione degli operai della Provincia di Grosseto ;
Nell’esprimere da parte del Consiglio comunale piena solidarietà e vicinanza a
tutti i lavoratori che hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, ci
impegniamo a :
- Monitorare le aziende locali per favorire la ricollocazione delle
professionalità;
- Mettere a disposizione gratuitamente la sala conferenze sita in loc. Ex
Bagnetti in Gavorrano per percorsi formativi e di riqualificazione dei
lavoratori in cassa integrazione, in modo che non debbano spostarsi in
altre località con costi proibitivi;
- Favorire per quanto è consentito la ripresa delle commesse in modo
da poter riabilitare la capacità lavorativa non solo del Consorzio ma
anche delle altre realtà colpite dalla crisi, in particolare attivando il
ricorso all’Edilizia convenzionata ;
- Creare per Caldana s.r.l. un tavolo od un comitato atto a monitorare il
piano industriale del prossimo acquirente.
Questo consiglio comunale si sente molto vicino alle maestranze della M.C.C. che
hanno deciso di accettare una nuova sfida, quella di salvare la loro azienda ed il
loro lavoro divenendo soci dell’azienda.
Ci facciamo portavoce verso il governo nazionale affinché :
- si faccia promotore di una revisione della norma sugli appalti pubblici, che
favorendo ribassi inaccettabili, incoraggia il lavoro nero e la bassa qualità degli
interventi mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori;
- promuova l’abolizione o la modifica del Patto di Stabilità e la rimodulazione del
fondo perequativo, per liberare le risorse e consentire agli Enti locali il normale
ripristino degli investimenti nelle infrastrutture, consentendo così anche il rilancio
delle politiche abitative in tutte le sue forme e contribuendo al sostegno del
settore, andando a garantire la necessaria equità sociale.
IL CONSIGLIO CONUNALE DEL COMUNE DI GAVORRANO
SI IMPEGNA inoltre
- a sollecitare tutte le Istituzioni, i sindacati di categoria e confederali, la lega
delle cooperative, tutte le forze politiche affinché si salvi questa importante e
storica realtà produttiva e si faccia ripartire lo sviluppo della nostra zona;
- a farsi promotore nei confronti di FIDI Toscana affinché intervenga a favore del
Consorzio Etruria e di tutto l’indotto per garantire l’anticipazione della cassa
integrazione ai lavoratori ivi dipendenti.
- ad inviare la seguente mozione:
al Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano,
al Presidente del Consiglio, nella persona di Silvio Berlusconi,
al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli,
al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi,
al Presidente del Consiglio Regionale della regione Toscana Alberto Monaci,
al Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras,
al Presidente del consiglio Provinciale Martini Sergio
a tutti i Sindaci della provincia di Grosseto
COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
=============================================================================
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
SIg. Massimo Borghi Dott. Angelo Ruggiero
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Affissa all’ALBO PRETORIO on line il _______ Reg. n.
IL MESSO COMUNALE
_________________________
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C E R T I F I C A T O D I P U B B L I C A Z I O N E
Certificasi dal sottoscritto Messo Comunale che copia della presente deliberazione:
1) E’ stata affissa all’Albo Pretorio on line del Comune il giorno ________ per la prescritta pubblicazione e
vi rimarrà per quindici giorni consecutivi.
IL MESSO COMUNALE
_____________________
2) E’ stata pubblicata come previsto al precedente punto n. 1, senza opposizioni.
F
IL MESSO COMUNALE
________________________
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C E R T I F I C A T O D I E S E C U T I V I T A ‘
Il sottoscritto Segretario Generale certifica che la suestesa deliberazione:
È stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4, T.U.E.L. 18.8.2000 n.267.
Gavorrano, lì……………………..
IL SEGRETARIO GENERALE
__________________________
è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, T.U.E.L. 18.8.2000, n. 267, per il decorso di DIECI
giorni dalla sua pubblicazione all’albo pretorio.
Gavorrano, lì ................................ IL SEGRETARIO GENERALE
__________________________
COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 26 del 09/07/2011
Adunanza ordinaria di prima convocazione - Seduta Pubblica
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OGGETTO:
MOZIONE "CRISI CONSORZIO ETRURIA"
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L’anno DUEMILAUNDICI e questo giorno NOVE del mese di LUGLIO alle ore 09:30 nella sala delle
adunanze della Sede Comunale, è riunito il Consiglio Comunale convocato nelle forme di legge.
Presiede l’adunanza il Sig. BORGHI MASSIMO.
BORGHI MASSIMO Sindaco Presente
GIUSTI MAURO Consigliere Presente
IACOMELLI ELISABETTA Consigliere Presente
MURZI ALESSIO Consigliere Presente
MENALE NICOLA Consigliere Presente
BARBI GABRIELE Consigliere Presente
ROGHI STEFANO Consigliere Presente
BIONDI ANDREA Consigliere Presente
MELILLO ANTONIO Consigliere Presente
MONDEI FRANCESCA Consigliere Presente
QUERCI GIULIO Consigliere Presente
DI MASSA JURIJ Consigliere Assente
TUTINI ESTER Consigliere Assente
(totale: presenti 11, assenti 2)
Scrutatori: Barbi, Melillo, Querci
Assiste il Segretario Generale Dott. RUGGIERO DOTT. ANGELO incaricato della redazione del
verbale.
IL PRESIDENTE
Constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta l’adunanza ed invita i presenti alla
trattazione dell’argomento indicato in oggetto.
IL SINDACO- PRESIDENTE
Da lettura della proposta di mozione sulla crisi del Consorzio Etruria e relaziona
diffusamente.
Si rammarica del totale silenzio della politica su questa grave crisi, definendolo un
“silenzio talmente assordante che urla”.
Il suo gruppo consiliare ha deciso invece di parlarne a gran voce attraverso la
mozione portata al consiglio comunale.
Continua evidenziando come insieme al Consorzio Etruria si rischia di perdere un
pezzo di storia della Maremma e del nostro Comune.
Nell’esprimere vicinanza e solidarietà a tutti quei lavoratori che stanno perdendo il
posto di lavoro, con prospettive di vita molto difficili, il Sindaco Presidente comunica
che l’amministrazione comunale metterà a disposizione i locali degli ex bagnetti per
effettuarvi percorsi formativi e di riqualificazione senza doversi accollare anche l’onere
di allontanarsi in altri luoghi con ulteriori costi.
L’Amministrazione Comunale di Gavorrano non lascerà cadere nell’ombra questa
vicenda impegnandosi a seguire e monitorare l’andamento della situazione.
Interviene il Consigliere Mondei
Dopo di che condividendo lo spirito della mozione a nome del proprio gruppo
consiliare, propone di integrarla e di farla propria del Consiglio Comunale.
A questo punto interviene il consigliere Giusti il quale sottolinea la drammaticità della
situazione. Evidenzia l’errore delllo stesso Consorzio Etruria e la necessità di iniziare a
rimuovere il problema individuando le responsabilità.
Certamente la crisi è stata creata dalla mancanza di interventi pubblici; è necessario
fare appello al movimento cooperativo regionale affinchè si faccia carico di questa crisi
nonché al Monte dei Paschi di Siena per trovare un aiuto per pagare gli stipendi ai
dipendenti.
Il Consorzio Etruria è cresciuto in questo Comune anche se successivamente si è
trasferito a Montelupo Fiorentino, quindi era una garanzia per il nostro territorio.
E’ necessario dare un aiuto concreto come riportato nella mozione.
Interviene il Sindaco che sottolinea nuovamente come il Consorzio faccia parte della
storia di Grosseto.
La politica è muta in queste vicende, tace perche ci sono grosse responsabilità e a
pagarne il prezzo alla fine sono i lavoratori.
A questo punto interviene il consigliere Biondi il quale sottolinea come SEL abbia
fortemente voluto questa mozione. La comunità deve unirsi e parlare di questa grave
crisi. In altri tempi dalla piazze, dalle case, ci sarebbe stato qualcosa di più. E’
necessario che il Consiglio Comunale faccia sentire la propria voce.
Biondi conlcude con un appello al PD : come SEL attraverso Baldanzi sta portando
in Consiglio Provinciale la questione della crisi, invita il consigliere Mondei a sollecitare
il suo partito a fare altrettanto.
Risponde il consigliere Mondei facendo presente che il suo partito ha già iniziato a
muoversi in tal senso in varie sedi.
A questo punto la seduta viene sospesa per cinque minuti.
Riprende la seduta con gli stessi presenti.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Con voti favorevoli ed unanimi resi nelle forme di legge dai n. 11 consiglieri presenti e votanti
DELIBERA
Di approvare la mozione di cui all’allegato A.
Allegato A alla del. consiliare n. 26/2011
MOZIONE “CRISI CONSORZIO ETRURIA”
La crisi del settore edile nell’arco di due anni ha prodotto la perdita nella
Provincia di Grosseto di ben 1700 posti di lavoro, con la chiusura di oltre 120
aziende.
Il momento di difficoltà che sta attraversando una delle realtà produttive più
importanti della nostra zona, il Consorzio regionale Etruria, non è altro che una
nuova tessera che va ad aggiungersi al quadro generale della crisi.
A questo si lega la vicenda delle aziende “CALDANA S.R.L.” e M.C.C., entrambe
situate nella zona artigianale delle Basse di Caldana, le quali rappresentano per il
territorio di Gavorrano due tra le principali aziende per occupazione, fatturato e
produzione lavoro.
La realtà del Consorzio Regionale Etruria ha garantito sul territorio provinciale
lavoro, salario e diritti a 120 famiglie di lavoratori che si troveranno ad affrontare
un anno di cassa integrazione a poco più di 750 € al mese.
Vogliamo sottolineare che la crisi di questa realtà si riversa a cascata sulle aziende
ad essa collegate attraverso l’appalto di manodopera e di materiale che mette in
discussione la sopravvivenza dell’indotto, con conseguente tracollo del tessuto
sociale del territorio.
Alla luce di questo riteniamo utile porre in campo ogni tentativo per evitare che, in
seguito ad una ristrutturazione aziendale, la sede di Follonica venga a mancare
fisicamente e geograficamente, nonché a salvaguardare in principal modo
l’occupazione degli operai della Provincia di Grosseto ;
Nell’esprimere da parte del Consiglio comunale piena solidarietà e vicinanza a
tutti i lavoratori che hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, ci
impegniamo a :
- Monitorare le aziende locali per favorire la ricollocazione delle
professionalità;
- Mettere a disposizione gratuitamente la sala conferenze sita in loc. Ex
Bagnetti in Gavorrano per percorsi formativi e di riqualificazione dei
lavoratori in cassa integrazione, in modo che non debbano spostarsi in
altre località con costi proibitivi;
- Favorire per quanto è consentito la ripresa delle commesse in modo
da poter riabilitare la capacità lavorativa non solo del Consorzio ma
anche delle altre realtà colpite dalla crisi, in particolare attivando il
ricorso all’Edilizia convenzionata ;
- Creare per Caldana s.r.l. un tavolo od un comitato atto a monitorare il
piano industriale del prossimo acquirente.
Questo consiglio comunale si sente molto vicino alle maestranze della M.C.C. che
hanno deciso di accettare una nuova sfida, quella di salvare la loro azienda ed il
loro lavoro divenendo soci dell’azienda.
Ci facciamo portavoce verso il governo nazionale affinché :
- si faccia promotore di una revisione della norma sugli appalti pubblici, che
favorendo ribassi inaccettabili, incoraggia il lavoro nero e la bassa qualità degli
interventi mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori;
- promuova l’abolizione o la modifica del Patto di Stabilità e la rimodulazione del
fondo perequativo, per liberare le risorse e consentire agli Enti locali il normale
ripristino degli investimenti nelle infrastrutture, consentendo così anche il rilancio
delle politiche abitative in tutte le sue forme e contribuendo al sostegno del
settore, andando a garantire la necessaria equità sociale.
IL CONSIGLIO CONUNALE DEL COMUNE DI GAVORRANO
SI IMPEGNA inoltre
- a sollecitare tutte le Istituzioni, i sindacati di categoria e confederali, la lega
delle cooperative, tutte le forze politiche affinché si salvi questa importante e
storica realtà produttiva e si faccia ripartire lo sviluppo della nostra zona;
- a farsi promotore nei confronti di FIDI Toscana affinché intervenga a favore del
Consorzio Etruria e di tutto l’indotto per garantire l’anticipazione della cassa
integrazione ai lavoratori ivi dipendenti.
- ad inviare la seguente mozione:
al Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano,
al Presidente del Consiglio, nella persona di Silvio Berlusconi,
al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli,
al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi,
al Presidente del Consiglio Regionale della regione Toscana Alberto Monaci,
al Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras,
al Presidente del consiglio Provinciale Martini Sergio
a tutti i Sindaci della provincia di Grosseto
COMUNE DI GAVORRANO
PROVINCIA DI GROSSETO
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IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
SIg. Massimo Borghi Dott. Angelo Ruggiero
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Affissa all’ALBO PRETORIO on line il _______ Reg. n.
IL MESSO COMUNALE
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C E R T I F I C A T O D I P U B B L I C A Z I O N E
Certificasi dal sottoscritto Messo Comunale che copia della presente deliberazione:
1) E’ stata affissa all’Albo Pretorio on line del Comune il giorno ________ per la prescritta pubblicazione e
vi rimarrà per quindici giorni consecutivi.
IL MESSO COMUNALE
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2) E’ stata pubblicata come previsto al precedente punto n. 1, senza opposizioni.
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IL MESSO COMUNALE
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C E R T I F I C A T O D I E S E C U T I V I T A ‘
Il sottoscritto Segretario Generale certifica che la suestesa deliberazione:
È stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 comma 4, T.U.E.L. 18.8.2000 n.267.
Gavorrano, lì……………………..
IL SEGRETARIO GENERALE
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è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3, T.U.E.L. 18.8.2000, n. 267, per il decorso di DIECI
giorni dalla sua pubblicazione all’albo pretorio.
Gavorrano, lì ................................ IL SEGRETARIO GENERALE
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Aggiungo alcuni articoli di stampa per la memoria.
Consorzio Etruria, una mozione in Consiglio
• 7 LUGLIO 2011 •
Gavorrano - È stato convocata per sabato 9 luglio alle 9,30 la seduta
del consiglio comunale di Gavorrano. Tra i punti inseriti all’ordine del giorno
anche la mozione sulla crisi che sta attraversando il settore dell’edilizia e
in particolare il Consorzio Etruria, una delle prime realtà in Toscana nel
comparto delle costruzioni, che nel comune di Gavorrano garantisce occupazione
e reddito a decine di famiglie.
Una mozione presentata dal gruppo consigliare di maggioranza che
affronta uno dei temi già trattati dal sindaco Massimo Borghi. Nei giorni
scorsi Borghi aveva espresso solidarietà ai lavoratori del settore, alcuni già
in cassa integrazione da mesi, e aveva ribadito la volontà dell’amministrazione
comunale di mettere in campo tutte le energie possibili per sostenere almeno a
livello locale il settore edile.
Gli altri punti all’ordine del giorno riguardano la convenzione con il
comune di Scarlino per i servizi di segreteria, la lottizzazione di via Bologna
a Caldana e l’adozione della variante al piano di recupero di via Ariosto a
Filare.
Crisi, il comune al fianco del Consorzio Etruria
Approvata all'unanimità dal Consiglio comunale la mozione per tutelare i
lavoratori del Consorzio Etruria
• 14 LUGLIO 2011 •
di Annalisa Mastellone
Gavorrano - Trasformata in mozione del Consiglio comunale, è stata
approvata all’unanimità la proposta partita dai banchi della maggioranza per
contrastare la crisi del Consorzio Etruria. Al centro del documento alcune
forme di tutela e rilancio per i lavoratori del settore edile facenti parte
delle aziende riunite nel Consorzio, in particolare le gavorranesi Caldana srl
e Mcc delle basse di Caldana.
“Sono molto contento – ha dichiarato il Sindaco Massimo Borghi – che l’approvazione sia
stata unanime, è una cosa molto positiva. Il ramo grossetano del Consorzio
Etruria è molto radicato nella storia del territorio, garantendo da anni il
lavoro a 120 famiglie che si troveranno ad affrontare un anno di cassa
integrazione a poco più di 750 euro al mese. Nel nostro comune ci sono due tra
le principali aziende, Caldana Srl e Mcc, che per occupazione e fatturato
rappresentano importanti realtà che dobbiamo aiutare a uscire da questa crisi.
Siamo al fianco dei lavoratori sempre, e li sosterremo con la massima
disponibilità nella loro lotta per il lavoro”.
Presenti in sala consiliare per assistere all’assise, sabato scorso,
alcuni delegati di Consorzio Etruria, Caldana srl e anche della Lucchini di
Piombino, altro comparto in crisi, dove lavorano tantissimi gavorranesi. Prima
di essere messa al voto, la mozione è stata modificata da alcune integrazioni
proposte dal capogruppo di minoranza Francesca Mondei, assenti invece Jurij Di
Massa ed Ester Tutini. L’impegno dei consiglieri è quello di monitorare
costantemente le ditte locali “per favorire la ricollocazione delle
professionalità – recita la mozione -; mettere a disposizione gratuitamente la
sala conferenze dei Bagnetti in Gavorrano per percorsi formativi e di
riqualificazione dei lavoratori in cassa integrazione in modo che non debbano
spostarsi in altre località con costi proibitivi; favorire per quanto ci è
consentito la ripresa delle commesse in modo da poter riabilitare la capacità
lavorativa non solo del Consorzio ma anche delle altre realtà colpite dalla
crisi, in particolare attivando il ricorso all’edilizia convenzionata”.
Il documento prevede inoltre che il Comune di Gavorrano si faccia
portavoce presso il Governo di una richiesta di revisione delle norme sugli
appalti pubblici “che favorendo ribassi inaccettabili incoraggia il lavoro nero
e la bassa qualità degli interventi mettendo a repentaglio la sicurezza dei
lavoratori”, e proporrà l’abolizione o la modifica del patto di stabilità “per
liberare le risorse e consentire agli enti locali il normale ripristino degli investimenti
nelle infrastrutture”. Il Consiglio si impegna quindi “a sollecitare tutte le
istituzioni, i sindacati di categoria e confederali, la lega delle cooperative,
tutte le forze politiche affinché si salvi questa importante e storica realtà
produttiva e si faccia ripartire lo sviluppo della nostra zona”.
Plauso all’approvazione della mozione da parte di Pd, Idv e Federazione
della sinistra, rappresentati in Consiglio da Francesca Mondei, capogruppo di
minoranza per “Insieme per Gavorrano”.
“La crisi del Consorzio Etruria ha conseguenze pesanti anche sul nostro
territorio, dove l’azienda è insediata da anni e conta un alto numero di
lavoratori – ha spiegato Mondei -. Condividiamo integralmente il contenuto
della mozione e abbiamo chiesto l’inserimento nel testo dei punti approvati
anche in Regione, per dare impulso ad interventi mirati di supporto
all’azienda, in particolare allo scopo di tutelare i dipendenti del Consorzio e
delle aziende ad esso collegate. Senza il lavoro non c’è futuro. Il Governo ha
l’orecchio su quelli che ce la fanno, noi vogliamo avere l’orecchio su chi non
ce la fa o rischia di non farcela: lavoro, imprese e redditi delle famiglie;
temi fondamentali per coalizioni di centrosinistra come la nostra. Famiglie che
si troveranno sempre più in difficoltà, grazie agli interventi previsti anche
con l’ultima manovra finanziaria del Governo. Manovra che prevede tagli a
servizi essenziali e conseguente aumento dei costi in settori di primaria
necessità (ad esempio la sanità), senza corrispondente aumento di retribuzione
o di assistenza previdenziale; e lavoratori che giorno dopo giorno vengono
colpiti da quel processo di riforma promosso da questa maggioranza parlamentare
che sta provocando una continua riduzione di quel garantismo collettivo, di
quella tutela fondamentale, che si erano affermati a partire dal dopoguerra
fino all’insediamento di questo governo”.
Tra le richieste della Mondei che hanno integrato la mozione c’è quella
che il Consiglio agisca “nei confronti di Fidi Toscana affinché intervenga a
favore del Consorzio Etruria e di tutto l’indotto per garantire l’anticipazione
della cassa integrazione ai lavoratori dipendenti”.
“Oltre questo – ha aggiunto il capogruppo di minoranza – abbiamo
richiamato nella mozione la necessità di metter mano al patto di stabilità
introdotto dal governo, per la conseguente difficoltà o impossibilità degli
enti locali di investire in
infrastrutture e dare impulso all’edilizia – conclude la Mondei -, elemento
necessario per consentire il ripristino del circuito economico dei territori”.
GAVORRANO Operai in Consiglio
IL PRIMO Consiglio comunale della
provincia che si schiera a favore dei lavoratori del Consorzio Etruria (ma
appoggia anche la lotta alla Lucchini di Piombino) è quello di Gavorrano. E
ieri ha assistito alla seduta consiliare una folta delegazione dei dipendenti
di Consorzio Etruria e Caldana Srl. Il sindaco MassimoBorghi ha sottolineato
«il silenzio della politica: un silenzio che fa paura. Eppure il Consorzio Etruria
ha garantito sul territorio provinciale lavoro, salario e diritti a 120
famiglie di lavoratori che ora si troveranno ad affrontare un anno di cassa
integrazione a poco più di 750 euro al mese».Aquesto proposito, per risparmiare
sui costi che graveranno sui dipendenti che saranno chiamati a sostenere i
corsi di formazione professionale, il sindaco ha detto che «gli operai potranno
usufruire, gratuitamente, degli ex Bagnetti senza dover salire fino a
Montelupo». Prima di approvare la mozione messa ai voti in Consiglio comunale
sono intervenuti Mondei, Giusti e Biondi (assenti i capigruppo Di Massa e
Tutini). Ala fine il testo del documento, cui sono state apportate
integrazioni, è stato approvato all’unanimità. «I consiglieri, vicini alle
maestranze del Consorzio in questo momento difficile, si impegnano—è il
contenuto della mozione—a sollecitare le istituzioni, i sindacati, la Lega
delle Cooperative e le forze politiche affinché si salvi questa importante e
storica realtà produttiva », In particolare «perché si punti a recuperare il
polo di Grosseto e non solo quello di Montelupo». RP
Una giornata particolare
Oggi a Grosseto giornata dedicata alla legalità, organizzata dalla Fondazione Caponnetto per la lotta contro le Mafie, ho ricevuto l'invito della Fondazione con la quale collaboro da anni, ma impegnato nella campagna elettorale non potrò essere presente, invio alla Fondazione Caponnetto, al suo Presidente al Comune di Grosseto i miei più sinceri auguri per la riuscita della manifestazione e di tutte le iniziative della giornata, e soprattutto auspico che cresca anche tra la gente di Maremma la consapevolezza che la legalità e la lotta alla malavita organizzata è prioritaria per il vivere civile e per la libertà di tutti i cittadini.
Vorrei ricordare le figure dei giudici Falcone e Borsellino che con il loro esempio e sacrificando la loro vita hanno indicato a tutti gli italiani la strada del coraggio e della risolutezza nell'affrontare questo problema.
In questa giornata così importante per la terra di Maremma, il mio pensiero va a tutti coloro, sconosciuti e dimenticati hanno portato avanti la loro lotta, molte volte dando la vita per fermare, denunciare, combattere il potere abnorme di mafia, camorra ndrangheta.
Esprimo la mia vicinanza alle forze dell'ordine ed a tutti coloro, che impegnati in questa battaglia, vegliano sulla nostra sicurezza.
Massimo Borghi.
Allego l'invito che ho ricevuto direttamente dalla Fondazione Caponnetto e che come
al solito mi ha fatto un piacere immenso.
Una giornata particolare
Oggi a Grosseto giornata dedicata alla legalità, organizzata dalla Fondazione Caponnetto per la lotta contro le Mafie, ho ricevuto l'invito della Fondazione con la quale collaboro da anni, ma impegnato nella campagna elettorale non potrò essere presente, invio alla Fondazione Caponnetto, al suo Presidente al Comune di Grosseto i miei più sinceri auguri per la riuscita della manifestazione e di tutte le iniziative della giornata, e soprattutto auspico che cresca anche tra la gente di Maremma la consapevolezza che la legalità e la lotta alla malavita organizzata è prioritaria per il vivere civile e per la libertà di tutti i cittadini.
Vorrei ricordare le figure dei giudici Falcone e Borsellino che con il loro esempio e sacrificando la loro vita hanno indicato a tutti gli italiani la strada del coraggio e della risolutezza nell'affrontare questo problema.
In questa giornata così importante per la terra di Maremma, il mio pensiero va a tutti coloro, sconosciuti e dimenticati hanno portato avanti la loro lotta, molte volte dando la vita per fermare, denunciare, combattere il potere abnorme di mafia, camorra ndrangheta.
Esprimo la mia vicinanza alle forze dell'ordine ed a tutti coloro, che impegnati in questa battaglia, vegliano sulla nostra sicurezza.
Massimo Borghi.
Allego l'invito che ho ricevuto direttamente dalla Fondazione Caponnetto e che come
al solito mi ha fatto un piacere immenso.
PROGRAMMA
OPEN DAY DELLA LEGALITA’
22 maggio
ore 21,00 : Centro Giovani
rappresentazione teatrale “Daniela sono io: il teatro racconta un incidente sul
lavoro” a cura degli alunni del LICEO ROSMINI
23 maggio : piazza Dante
ore 10.00 : INAUGURAZIONE alla presenza
della Fondazione Caponnetto, Sindaco Bonifazi e Assessore Ceccarelli
ore
10,15 : ESIBIZIONE
alunni delle Scuole Secondarie di primo grado G.UNGARETTI – LEONARDO DA VINCI e del LICEO ROSMINI
Ore 10,30 – 13,00 :I GIOCHI DELLA
LEGALITA’ organizzati dall’Associazione
Terramare
Ore 11,00 – 13,00 : SALA PEGASO
· presentazione “I PROGETTI SULLA LEGALITA”
· “A LEZIONE DI
LEGALITA’” : un confronto tra i giovani e i rappresentanti di Libera, Fondazione Caponnetto , Rete degli Studenti Medi e Consulta
Provinciale degli Studenti
LABORATORI CREATIVI – costruzione dei
FIORI DELLA LEGALITA’
Ore 15,30 : CORTEO DELLA LEGALITA’
Ore 16,30 : arrivo in piazza Dante
· SALUTO DELLE AUTORITA’
· COLLEGAMENTO IN
DIRETTA CON LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
SULLA LEGALITA’ DI PALERMO A CURA DI TV9
· MUSICA E CANZONI
· FLASHMOB DELLA
LEGALITA’
La manifestazione del pomeriggio è TRASMESSA IN DIRETTA da TV9
MOSTRA FOTOGRAFICA “ DONNE CHE VINCONO” a cura dell’A.N.M.I.L
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I Magistrati Falcone e Borsellino due eroi contemporanei che hanno indicato a tutti noi la strada per un'Italia migliore
Iniziativa del giorno
Alle ore 17,00 sarò nella lottizzazione la Fiesolana a Bagno di Gavorrano, in un incontro con i residenti dove illustrerò quella che per me è la soluzione per risolvere i loro problemi.
Come si è affrontato il problema sino ad oggi: con due interrogazioni in Consiglio Comunale, una del Consigliere della opposizione di Destra Juri di Massa, ed una della Consigliera Mondei per l'opposizione di Centrosinistra.
Bagno di Gavorrano: Di Massa chiede spiegazioni sulla lottizzazione La Fiesolana
BAGNO DI GAVORRANO - «Come si sta sviluppando la lottizzazione La Fiesolana Poderaccio a Bagno di Gavorrano?» A chiederlo, in una interrogazione al sindaco del comune di Gavorrano, è Jurij Di Massa del Centrodestra Gavorranese. I propietari, in questi anni, fa sapere Di massa, «hanno riscontrato malfunzionamenti delle opere di urbanizazione quali fognature ed acquedotto e hanno lamentano il mancato completamento stradale e la assenza di spazi verdi e parcheggi pubblici (previsti dalla lottizzazione)» tutti, ricorda Di Massa, hanno manifestato la volontà alla stipula di contratti regolari per la fornitura di acqua come già fatto con Eni e Enel. Il centrodestra Gavorranese, nella sua interrogazione, chiede testualmente:
Poi un ricorso al Tar che il Comune ha vinto proprio in questi giorni.
Fiesolana, cittadini sconfitti al Tar
Avevano chiesto i danni per le opere pubbliche non finite, ma la ditta appaltatrice ha ancora tempo
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Nel tuo blog ci si sente a casa!!
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